“Vede, si dice che ci fu uno strano connubio molto tempo fa con una specie venuta dalla fine del tempo. Dal principio nessuno se ne accorse e poi apparirono evidenti le prime mutazioni. L’orrore a poco a poco dilagò”

Il bacio della pantera (1942)

Può un bacio trasformarti la vita? Certo, se quel bacio crea una tempesta di emozioni incontrollabili… può accadere che ci si trasformi! Infatti, l’amore è uno degli elementi di trasformazione degli individui. Basta osservare il volto delle persone innamorate per comprendere come il processo chimico che avviene nel loro corpo, dia inizio a dei processi di “trasformazione”, che nessun istituto di bellezza è in grado di fornire, nè di riprodurre. Ma cosa succede quando quella stessa chimica, derivante dall’energia sessuale, riesce davvero a trasformare il corpo di un individuo… magari in una pantera? Certo, la pantera o qualsiasi altro animale, non sono che archetipi, rappresentazioni antropomorfe, che il nostro inconscio, attraverso una “potente emozione”… proietta poi nella realtà.

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Le storie e racconti di trasmuti e dei vari dottor Jekyll e Mr Hide sono antiche di secoli. A partire da Medusa che pietrificava con lo sguardo fino ad arrivare alle recenti storie di vampiri, se da un lato possiamo leggerle come semplici “fantasie” di scrittori con una mente piuttosto fervida, dall’ altra, grattando appena sotto la superficie… possiamo scorgere il comune denominatore di ogni racconto “le emozioni creano la realtà”.

 

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La locandina del film diretto da Jacques Tourneur nel 1942

Nasce nel 1942 dalla penna dello sceneggiatore DeWitt Bodeen ” Il bacio della pantera”.  Il film darà il via ad un nuovo genere letterario: “l’horror psicologico” destinato ad affermarsi in seguito nella cultura di massa.  La capacità di questo particolare genere  letterario-cinematografico è di incutere “terrore” puro nello spettatore (o lettore) facendo leva sulle sue paure più recondite. L’impatto emotivo è molto forte, in quanto la fonte della paura non è qualcosa di tangibile o materiale, il nemico non è definibile o interpretabile secondo uno schema logico-cognitivo, non possiamo osservarlo e quindi fronteggiarlo; il nemico a volte è nella stessa mente del protagonista. Esempio del genere è il film Shining, dove vediamo una magistrale interpretazione di Jack Nicholson nei panni di uno scrittore che  in preda ad una furia omicida, dentro un albergo sperduto tra i monti, tenta di uccidere moglie e figlio. Il nemico non è visibile, lo spettatore si immedesima nella situazione in cui si trova il protagonista, partecipando al suo stesso delirio. Parliamo quindi di situazioni oscure, dove entreremo in “risonanza” con la mente dei personaggi, interpretando emotivamente tutte le sue paure, le sue nevrosi e i suoi disturbi mentali.

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La follia che colpisce il protagonista nel film Shining conduce lo spettatore in un mondo dove non esiste più nessuna certezza. Tutto diventa possibile e non prevedibile

 

IL BACIO DELLA PANTERA

Il film tratta la storia di una giovane donna serba convinta di avere una maledizione che la farebbe trasformare in un felino se venisse travolta dalla passione, dalla rabbia o dalla gelosia. Ma nonostante queste sue strane convinzioni, un giovane architetto si innamora di lei e la sposa. Per molto tempo Irena, è questo il nome della protagonista, si rifiuta persino di baciare suo marito, per paura di restare vittima della maledizione.  Oliver, da marito innamorato per un po’ cerca di soprassedere alle stranezze della moglie, fino a che cercherà conforto fra le braccia di Alice Moore, sua collaboratrice. Bisognerà capire se le idee di Irena fanno parte di un delirio di gelosia oppure la donna riesca davvero a trasformarsi in un felino. Il dottor Louis Judd tenterà di convincere Irena che non c’è nessuna maledizione e che i suoi problemi sono di natura “terrena”. Ma dovrà ricredersi…

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La locandina del film remake del 1982 interpretato da Nastassja Kinski.

Il film prodotto da Val Lewton e diretto da Jacques Tourneur, segna una svolta nel genere horror esistente fino ad allora, infatti, tutte le scene del sovrannaturale restano nascoste e mai mostrate in maniera chiara e diretta, lasciando lo spettatore nel dubbio e che la mente di quest’ultimo spazi in un labirinto in cerca di risposte. Una straordinaria pellicola, in grado di portare lo spettatore attraverso un gioco di luci e ombre e di effetti sonori, ad interiorizzare attraverso la suggestione, orrori non visti. Il film conservato nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti poiché “culturalmente, storicamente o esteticamente importante”, venne riproposto nel 1982 da Paul Schrader con il suo remake e interpretato come protagonista, da Nastassja Kinski.

 

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Giorgio Moroder e David Bowie

La colonna sonora ovviamente venne affidata a due autori doc come Giorgio Moroder e David Bowie. Inutile sottolineare che il remake, nonostante il budget consistente (a differenza del film originario i cui costi furono esigui) non regga il confronto con l’opera di Tourner. Nel film di Schrader tutto appare svelato, dal sesso al sovrannaturale, mandando lo spessore psicologico della pellicola ispiratrice, praticamente in frantumi.
Film a parte, le musiche però sono straordinarie, del resto, un connubio come Moroder-Bowie non poteva che “mettere al mondo” un piccolo capolavoro.

 

 

© Rossella Tirimacco