Il verdetto di sangue di Verden
Fiumi che scorrono in rosso
Con il sangue di quattromila uomini
Che ho fatto decapitare

“The Bloody Verdict of Verden” (Il verdetto di sangue di Verden) è un pezzo del 2010 di Christopher Lee, tratto dall’album “Charlemagne By The Sword And The Cross”. Primo concept album metal sinfonico del famoso attore scomparso  nel giugno 2015, noto per aver impersonato Dracula, e Saruman il Bianco nel “Il Signore degli anelli”.  L’album, interpretato da Lee sia da attore che da cantante, vince nello stesso anno di pubblicazione il premio ‘Spirit of Metal’.  In passato Lee si era già cimentato nella musica metal, lavorando con gruppi come Rhapsody of Fire e Manowar.

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Christopher Lee nel ruolo di Saruman nel Signore degli Anelli

Le musiche realizzate del compositore italiano Marco Sabiu, e i testi  scritti da Marie-Claire Calvet, descrivono, al pari dei vecchi cantastorie in versione metal, pagine di storia che non tutti conoscono. Per la realizzazione dell’album, Sir Christopher Lee si avvalse della collaborazione di band metal come i Manowar e un certo numero di vocalist ospiti che interpretano i diversi ruoli nella storia. Anche se di aria metal se ne respira poca, The Bloody Verdict of Verden, è un pezzo “epico” degno di un personaggio di alto spessore come Lee, un personaggio che ultraottantenne ha  avuto il coraggio e la capacità di cimentarsi nel mondo “metal”. Un coraggio che lo ha ripagato e che lo ha reso il più anziano cantate entrato in classifica (ventiduesimo nella Billboard Hot 100) a 91 anni, nel 2013. Curiosità, il 21 giugno 2004 gli venne conferita la cittadinanza onoraria nella città di Casina, in provincia di Reggio Emilia, dove vissero i suoi antenati.

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Christopher Lee con il gruppo Rhapsody

“The Bloody Verdict of Verden”  tratta appunto il massacro di Verden, un bagno di sangue compiuto nell’ottobre del 782 nell’omonima città tedesca. Nel massacro persero la vita ben 4.500 prigionieri ribelli Sassoni. Durante la guerra sassone, la popolazione, infatti si ribellò contro l’invasione di Carlo Magno e dei suoi successivi tentativi di cristianizzare terre pagane. Il resto della storia… beh, la conosciamo,  il paganesimo venne lentamente distrutto e fece posto alla nuova religione che si andava affermando “il cristianesimo”.

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Il processo di cristianizzazione: Il Battesimo di Witikind, 786. Wittekind o Witikind era un guerriero e comandante sassone, egli avrebbe accettato di rinunciare al paganesimo per non essere ucciso e si convertì (una conversione di facciata) al cristianesimo. Lo stesso Carlo Magno gli fece da padrino.

Alcuni storici tentarono di scagionare le responsabilità di Carlo Magno circa il massacro, ma senza successo. Negli Annales regni Francorum per l’anno 782,  viene riportato che durante il processo di cristianizzazione della popolazione germanica, a seguito alla perdita di due inviati, quattro conti e una ventina di nobili, Carlo Magno decise di punire i ribelli Sassoni “Quando udì questo, il Signore Re Carlo si precipitò verso un luogo dove poté riunire quante più truppe poteva con un breve preavviso e avanzato là dove l’Aller si getta nel fiume Weser. Allora (Carlo) fece riunire tutti i Sassoni catturati nei dintorni e fatti prigionieri sospettando che tra di essi vi fosse chi aveva sobillato le rivolte ne mise a morte 4500. Vitichindo (il capo della rivolta) non era tra loro in quanto era fuggito da tempo in Nordmanniae (Danimarca). Quando ebbe finito di questa attività, il Re Signore tornò in Francia.”

 

Louis-Félix_Amiel_-_Charlemagne_empereur_d'Occident_(742-814)
Louis Félix Amiel Charlemagne empereur d’Occident (742-814)

 

Pezzi di storia, a cui oggi non diamo molta importanza, eppure basterebbe dare un’occhiata indietro per capire quanto accade oggi… tutto si strascina da secoli… come una ruota che eternamente gira… gira…

 

Rossella Tirimacco