«Ho provato ovunque un senso di immaturità: gli impersonatori di Elvis, i sinistri rituali pseudo-pagani, l’alcolismo. Questa gente deve aver raggiunto l’apice della sua professione rimanendo emotivamente intrappolata negli anni del college. »
Jon Jonson circa il Bohemian Club
Che gli adulti siano dei bimbi travestiti non è un mistero, meno risaputo è che alcuni di loro, i cosiddetti “leader della terra” si riuniscano ogni anno a luglio, in un bosco di sequoie e qui si travestano da druidi officiando strani riti davanti ad un gufo gigante.
Se la storia del Britannia, e il raduno che si tenne a bordo nel ’92, di personaggi pubblici, del mondo della finanza e dell’imprenditoria, o il famoso meeting annuale del “Club Bildenberg” hanno il sapore del mistero e del complotto, al confronto con il raduno che si tiene ogni anno a Bohemian Grove, quella è roba da boy scout!
Ogni anno infatti, i “grandi della terra” si danno appuntamento in una foresta a nord della California, è la boscaglia di Monte Rio Redwoods, foresta nella contea di Sonora, a 120 km da San Francisco, chiamata “Bohemian Grove”. Secondo il giornalista Alex Jones, in questo grande bosco di sequoie i membri del Bohemian Club, deciderebbero, tra giochi, riti, e sacrifici, i destini degli uomini.

Il Bohemian Club
Il Bohemian Club venne fondato nel 1872 da un gruppo di giornalisti. Alcuni anni dopo, nel 1893, le attività dell’organizzazione si focalizzarono in un bosco di sequoie di circa 1100 ettari, sito a Monte Rio in California, noto come”Bohemian Grove” e divenuto di proprietà del club ufficialmente dal 1901.

L’idea iniziale di questo “strano club” per soli uomini, era quella di riunirsi in un luogo lontano dalla civiltà e dal lavoro e ritrovarsi con persone a loro “simili”. I vecchi bohemian infatti, erano uomini che per passione o per lavoro si occupavano di poesia, letteratura, filosofia, musica, pittura, danza. Per poter essere ammessi al Bohemian era infatti necessario praticare almeno una delle sette arti.

In seguito “approdarono” nel gruppo uomini d’affari, politici e dell’esercito e grazie anche alle numerose donazioni di denaro, le cose cambiarono. Lo spirito artistico con cui era stato fondato il Bohemian Club, venne così sostituito da interessi di ben altro tipo.

Dell’antico Bohemian Club (B.C.) hanno fatto parte molti presidenti degli Stati Uniti, prevalentemente repubblicani e numerosi petrolieri. Oltre ai Bush padre e figlio, vi figurano Herbert Hoover (che amava definire il B. C. “il più grande party maschile della Terra”; maschile perché le donne – prostitute d’alto bordo a parte – vi sono rigorosamente escluse); e c’erano anche Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan e Bill Clinton. Tutti sedettero dinnanzi al laghetto al centro della boscaglia, quel laghetto sulle cui sponde si svolgono ogni anno la cerimonia sacrificale notturna in onore del Grande Gufo e le adunanze in occasione dei “Discorsi sulla riva del lago”, in cui si parla di religione, filosofia, scienza, economia e politica, o meglio di come controllare completamente il pianeta. (1*)

Il Bohemian Grove
Il territorio entro il quale si trova i Bohemian Grove è chiamato “la Sacra Sonoma” ed era un tempo abitato dalla tribù dei Pomo. In questa zona vi erano un tempo dei luoghi sacri e di particolare interesse dal punto di vista energetico-spirituale. Uno di questi è la “Via della Morte” un percorso “sacro” dove anticamente venivano compiuti sacrifici e cremazione. Secondo alcuni studiosi e appassionati di esoterismo, Bohemian Grove si troverebbe appunto sull’incrocio di due “linee energetiche” che collegano i principali siti sacri di Sonoma. La singolarità del luogo dal punto di vista energetico, basti pensare a tutti i sacrifici che si sono consumati all’interno di questa foresta, rendono Bohemian Grove un luogo adatto ai seguaci del paranormale e a sette sataniche.

Ed è in questo luogo così “ameno” che dal 1943 il Bohemian Club organizza un campo estivo di due settimana a cui partecipano migliaia di invitati, principalmente personaggi (solo uomini) del mondo politico ed economico.
Il gufo gigante

Ciò che più salta agli occhi, all’interno del Bohemian Grove è un enorme gufo in pietra alto circa 15 metri e chiamato Moloch, un nome che dice tutto. Il Moloch infatti, era un’antica divinità associata al fuoco, presente nelle antiche culture orientali e del Medio oriente il cui culto prevedeva sacrifici umani.
Sappiamo che i Cananei lo ritenevano un dio e la sua sede era la Geenna ( località attualmente corrispondente al quartiere più povero di Gerusalemme) . Al Moloch venivano offerti sacrifici umani, soprattutto di bambini, che venivano sgozzati e poi bruciati in olocausto al dio. In seguito il re Giosia, fece distruggere il luogo dove si praticava il culto idolatrico al Moloch e ne fece una discarica di immondizie dove il fuoco bruciava di continuo. La valle di Hinnon, diventò così un luogo adibito allo “smaltimento” dei rifiuti di Gerusalemme.

E’ singolare che oggi questa zona sia una delle più povere, una zona dove si concentrano i “rifiuti” della società. Ed è a alla rappresentazione di una simile divinità, che i membri del Bohemian Grove, officiano strani rituali vestiti da druidi.
Particolarità: il logo del Club è ovviamente un gufo.

Il rito della Cremazione
Il primo sabato del “campo estivo”, viene eseguito il rito del “Cremation of Care” (cremazione dell’affanno). Si tratta di una processione funebre, dove membri vestiti di rosso e con dei legni appuntiti, a lume di torcia seguono una bara contenente uno scheletro di legno con abiti femminili che dovrebbe rappresentare una donna carbonizzata ovvero il “Care”. Arrivati davanti al Moloch, tra fuochi pirotecnici ed urla disumane, viene inscenato un rituale che “servirebbe” ad esorcizzare il Demonio.

Il Santo Patrono
La segretezza è fondamentale per certe pratiche, non a caso il santo patrono del Club è Giovanni Nepomuceno, un presbitero boemo che venne ucciso per annegamento ordinato dal re Venceslao come conseguenza al suo rifiuto di rivelare alcuni segreti confessionali. Presso le rive del lago è presente infatti una statua del santo in legno. E’ raffigurato in abiti abiti clericali e l’indice sulle labbra, ad indicare simbolicamente la segretezza mantenuta dai partecipanti del Grove.

Il Progetto Manhattan
All’interno del Grove furono (e sono ancora) pianificati importanti accordi politici e commerciali. Per comprendere la portata di tali accordi, basti pensare al Progetto Manhattan che cambiò le sorti del mondo con la bomba atomica. I partecipanti alla riunione del Grove, che avvenne nel 1942, erano (tra i tanti) personaggi di spicco e passati alla storia come: Ernest Lawrence, Robert Oppenheimer, diversi ufficiali militari, presidenti delle università di Harvard, Yale e Princeton, nonché rappresentanti della Standard Oil e della General Electric.

Cosa accade in quel bosco?

Nel 2000, il reporter del S. Francisco Chronicle Alex Jones, riuscì ad infiltrarsi in una di queste riunioni ed ebbe successo nel riprendere totalmente in video, l’esecuzione del rito della cremazione che si teneva sotto la statua del gufo di pietra alto che i membri del gruppo chiamano appunto “Moloch”.

Il famoso anchorman della CBS Walter Cronkite ha eccezionalmente prestato la voce al gufo per i rituali. L’ex presidente Richard Nixon è stato registrato mentre parlava di attività omosessuali nel Boschetto, mentre è stato ampiamente documentato che ogni anno pornostar maschili e femminili vengono invitate al ritrovo annuale”.

Il documento diffuso da Jones apre uno scenario inquietante sulla sanità mentale di persone che decidono ogni giorno sorti e destini di milioni di individui. Sacrifici umani, percorsi della Morte, druidi, cerimonie funebri, fantocci bruciati, rituali al Moloch… possiamo credere o no al satanismo, ma il solo pensiero di personaggi che officiano certi riti e “decidono” di economia e di politica, fa riflettere su quanto avviene su questa Terra e porta inevitabilmente a chiedersi se le vite di milioni di individui siano nelle mani di persone mentalmente sane…
Rossella Tirimacco
A seguire video di “particolare” interesse storico
IL RITO DELLA CREMAZIONE (a partire dal minuto 7,17)
(1*) Citazioni e fonti