L’acqua minacciava la Quarta (razza). Le prime grandi acque vennero. Esse inghiottirono le sette grandi isole. Tutti i santi salvati, gli empi distrutti. Con questi, molti degli animali colossali prodotti dal sudore della terra…

Helena Blavasky-Dal libro di Dzyan -La dottrina segreta- (Stanza XI, 45-46).

Si racconta che prima di Atlantide, sia esistita nell’oceano Pacifico un’altra grande civiltà: quella di ‘Lemuria’. Il biologo Ernst Haeckel nel 1868 pubblicò “Storia della creazione naturale”, egli collocava Lemuria tra l’Asia e l’Africa ponendo l’accento su come questa sia stata la vera culla della razza umana.

Haeckel
Ernst Haeckel

“Il centro della Creazione, va ricercato nella parte sud-orientale del continente asiatico, o forse in un continente più ampio che esisteva quando l’India era direttamente collegata con l’Arcipelago delle Sonda”. Haeckel 1868,  “La storia della Creazione.”

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Un’ipotetica immagine di Lemuria

Egli scriveva nel 1870: La probabile dimora primordiale o ‘Paradiso’ è qui assunta come Lemuria, un continente tropicale attualmente al di sotto del livello dell’Oceano Indiano, la cui precedente esistenza nel periodo terziario sembra molto probabile alla luce dei numerosi elementi nella geografia animale e vegetale “.

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Un’ipotetica mappa del 1876  (che si ritiene sia stata realizzata da Ernst Haeckel) raffigurante Lemuria come la culla dell’umanità, le frecce indicano la diffusione teorizzata di vari sottogruppi umani verso l’esterno dal continente perduto. 

Se scrivere la storia non è mai stato facile, e questo nonostante i numerosi reperti ancor oggi esistenti, andare ancor più a ritroso nel tempo fino ad arrivare alle prime “tappe” della terra, senza alcuna prova tangibile, diventa estremamente complicato… un mistero destinato a rimanere ancora a lungo “velato”.
Sono diverse le teorie sulla civiltà di Lemuria, secondo alcuni, i lemuriani erano esseri sanguinari e feroci, altri invece ritengono che questa sia stata la prima civiltà “illuminata” della Terra, la cui conoscenza proveniva dal cuore e rappresentavano le energie della Divina Madre e della Compassione.

Helena
Helena Petrovna Blavatsky

Helena Petrovna Blavatsky(1831-1891), fondatrice della “Società Teosofica”, riteneva Lemuria realmente esistita. Secondo la teosofa, l’anima umana, nel suo ciclo evolutivo deve passare per sette razze, ognuna con caratteri diversi. La prima e la seconda razza radicale sarebbe stata esclusivamente eterica, cioè senza una consistenza fisica densa, dimorante su un continente iperboreo. La terza razza radicale, detta Lemuriana, del continente in gran parte sommerso che si estendeva dall’Africa Orientale alle Isole della Sonda, aveva dapprima una consistenza gelatinosa, solidificandosi gradualmente nelle prime sottorazze, ermafroditi e giganti. La quarta razza radicale infine, quella Atlantidea, aveva la sua culla sul continente che si trovava nell’attuale Oceano Atlantico. In ultimo, l’attuale quinta razza, detta Ariana, avrebbe la conformazione tipicamente indoeuropea (l’attuale). La sesta e la settima razza radicale dovranno invece ancora sorgere nei secoli futuri; benché alcuni primi esemplari della sesta razza si possono già rintracciare in diversi punti del mondo. (Rosacroceoggi-La Dottrina Segreta-Antropogenesi).

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La Blavasky, nel suo libro “La Dottrina Segreta” asseriva di aver ricevuto queste conoscenze, grazie al “Libro di Dzyan”, un antichissimo testo, nascosto in un luogo misterioso del Tibet e scritto in una lingua ormai estinta, chiamata Senzar. I messaggi, sembra che venissero inviati alla teosofa “telepaticamente” dai Maestri tibetani custodi del libro.

 

Ad oggi sappiamo che parte della storia riportata dalla Blavasky è scientificamente provata, o almeno per quanto riguarda i continenti sommersi.
E’ possibile che i due continenti, siano davvero scomparsi in seguito al continuo ricorso alla magia nera, così come affermato dalla mistica? Sarà vero che tra la popolazione distrutta, alcuni grandi Iniziati si sarebbero salvati, portando le loro Conoscenze segrete e ataviche per tutto il mondo? Dove sarà la verità? Chi può dirlo, noi come sempre possiamo solo aprire lo sguardo lasciando una porta aperta al “dubbio”.
E per il momento non ci resta che immaginare il continente scomparso sulle note del pezzo dei Therion intitolato “Lemuria” tratto dall’album omonimo del 2004.

Rossella Tirimacco

 

Susan Cachel,  “Fossil Primates” 

Silvano Lorenzoni “Atlantide, Mu, Lemuria, Gondwana, Iperborea, Centro studi La Runa

William De Long “Lemuria: The Fabled Lost Continent That Turned Out To Be Real — Almost”