Smisi di leggere i romanzi d’amore dopo i vent’anni, quando iniziai a notare che vi era una certa discrepanza tra realtà e romanzo. L’uomo che cercavo era solo una mia creazione mentale e questa mia ricerca “a tutti i costi” mi impediva di vedere gli uomini che incontravo per ciò che erano realmente, di capire la loro vera natura. Ero così presa dall’ idea di un “principe azzurro” che in ognuno di loro vedevo solo i difetti e dimenticavo le loro virtù. Quando mi “svegliai” imparai ad amare… (cit.)
Spesso, si è così presi dalla foga di amare, di voler provare quelle sensazioni straordinarie che solo l’amore riesce a dare, che si finisce per idealizzare la persona che si ha di fronte.
Ovviamente la cosa può essere letta anche al maschile:
Uomini che scambiano donne depresse per “misteriose”,
delle traditrici per “ingenue”,
e psicopatiche per belle e dannate.
Purtroppo, è così, è facile incappare in situazioni simili, ciò è dovuto ad un concetto d’amore totalmente errato e a grosse “tare” personali che si riflettono inevitabilmente sul partner.
Rossella Tirimacco