Diciamo tutto e il contrario di tutto, parliamo troppo e male, e mentre affoghiamo in un mare di parole, in realtà comunichiamo al mondo i nostri deliri e le nostre nevrosi… diffondendo nel mondo altra follia.
E allora leggo frasi come “combattere per la pace”… e mi chiedo cosa voglia dire un pacifista, quando scrive “combattere”, verbo che già di per sé implica una lotta e quindi violenza. Quindi, io mi affermo sull’altro con la violenza… ma solo perché sono “pacifista” e “combatto” per la pace!
<<Ma allora non sei una o un pacifista, sei un violento esattamente come l’altro! E visto che anche l’altro “combatte” per la pace, secondo il suo punto di vista, e tu “combatti” secondo il tuo… ognuno dei due ha torto e ragione, una cosa però vi accomuna, ed è che siete entrambi violenti!>>
Forse potrà sembrare una sciocchezza, ma questo modo di scrivere, parlare… è diventato così comune, che ovviamente si è tradotto in “azione”, e quindi vedo persone dichiaratamente “pacifiste” che si scontrano con altri individui semplicemente per uno scambio di battute, però… dicono tutti di essere a favore della pace!

inconscio 2

Parole, parole, parole… cantava Mina, parole che vengono stravolte dal loro significato originale, parole che diventano azioni. Così leggo frasi come “soffro per amore“, e a quel punto non comprendo più niente e mi chiedo davvero se l’amore faccia soffrire! Meglio chiudere il cuore e non amare, no? Perché mai, si dovrebbe amare per soffrire?
Ad oggi, io non so più che significato attribuire alle parole, quando leggo frasi come queste, frasi che sono lontane anni luce dal loro reale significato. Qualcuno mi dirà che tale linguaggio è inteso come “figurato”… certo, ma vai a dirlo al tuo inconscio che quelle parole hanno un altro significato! Vai a dirlo al tuo inconscio che “combattere” non figura la violenza! Vai a dirlo al tuo inconscio che l’amore non fa soffrire! Queste frasi sono ormai così diffuse, che ci crediamo davvero, perché l’inconscio non ha il senso dell’umorismo e prende tutto sul serio! Ci crede alle parole, ci crede così tanto che ritiene normale uccidere un altro per “la pace”, ci crede davvero che per la pace bisogna versare fiumi di sangue… e che l’amore sia la rappresentazione della sofferenza, tanto è vero che la cosa più naturale del mondo, come l’amore, è diventato un “PROBLEMA” planetario e che offre lavoro a milioni di psicologi e terapeuti! Credete ancora che le parole siano “solo parole”? Con le parole è possibile curare e far ammalare, con le parole creiamo la realtà e ciò che vediamo nel mondo, è la diretta conseguenza dei nostri pensieri-parola-azione.
In questa Babele è sempre più difficile districarsi, ma possiamo farcela, cercando di  trovare un senso a ciò che apparentemente non lo ha.

 

Rossella Tirimacco