Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.

Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.

La carità è paziente,
è benigna la carità;

la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;

tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.

La carità non verrà mai meno.

Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.

Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino.

Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.

Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.

S. Paolo – Prima lettera ai Corinzi 13,1

Fede, speranza, carità, un “simbolo” che veniva regalato ai bambini appena nati. Oggi molti lo hanno dimenticato, e magari, chissà quante volte la loro madre lo avrà messo con una spilla sul camicino… quasi a protezione.
La rappresentazione simbolica di tre valori fondamentali… “la Fede” oggi smarrita, e non mi riferisco solo ad un credo religioso, ma totale assenza di fede in un domani, nelle proprie capacità, fede o fiducia che tutto andrà per il meglio.
Speranza… oggi sostituita con “illusione”, pochi sperano e tanti si illudono.
La Carità è poi la grande assente e sconosciuta… cosa sia, quasi nessuno lo sa.
Fede-Speranza-Carità, valori umani di cui in molti parlano, e che sono rappresentati da tre simboli “un cuore, un’ancora, una croce”. “A livello simbolico, fede speranza e carità vengono rappresentate da una croce, un’ancora ed un cuore. Ciò non è casuale, in quanto la fede, rappresentata dalla croce, sta appunto a significare il credere fortemente del cristiano in un Dio, una forza sovrannaturale che protegge qualunque cosa accada. La speranza, rappresentata dall’ancora, viene intesa come fermezza, poiché è in questa la salvezza. Infine la carità, ovviamente, è rappresentata dal cuore, poiché tutto parte da lì: il cuore è la linfa vitale, in grado di rendere realizzabile la fede e la speranza.” (Rossella Tirimacco Emozioni, tra Musica e Parole” cap. La Speranza)
Simboli, immagini, suoni, tutto ci parla e ci racconta la nostra storia mostrandoci chi siamo e da dove veniamo. Simboli che ci mostrano “l’uomo” e la sua divinità. Simboli che ci mostrano i valori umani che stiamo dimenticando. Simboli che indicano la Via. Codici indecifrabili per quanti hanno il cuore chiuso. Codici  svelati per quanti cercano la Via dell’Umanità…

 

Rossella Tirimacco