Vi è un’irriducibile differenza tra il mondo e l’esperienza che ne abbiamo. Noi esseri umani non agiamo direttamente sul mondo. Ciascuno di noi crea una rappresentazione del mondo in cui vive; creiamo cioè una mappa o modello, che usiamo per originare il nostro comportamento.
La nostra rappresentazione del mondo determina in larga misura l’esperienza del mondo che avremo, il modo in cui lo percepiremo, le scelte che ci sembreranno disponibili vivendoci dentro.

Richard Bandler e John Grinder “La struttura della magia


Ci sono diversi modi di osservare gli eventi della vita e secondo diverse prospettive, ma sono principalmente tre i “punti di vista” che possono raccontarci un fenomeno: Da dentro- dall’esterno- e dall’alto.
Da dentro: la persona vive in associato la situazione, è presa dal punto di vista emozionale, la sua visione è parziale. Provate ad immaginare un campo di calcio con le due squadre di giocatori. Ognuno di loro, vive il momento ed è perfettamente identificato nel ruolo. Ovviamente, la loro è una visione interna e personale. La percezione del gioco, dal punto di vista emozionale è differente per ogni giocatore. Nella partita hanno un ruolo attivo, ben diverso dallo spettatore.

Dentro: sei il “giocatore” sei tu che agisci all’interno del campo di calcio.

Dall’esterno- La persona vive la situazione “di riflesso”, non ha un ruolo attivo nel gioco, e pur essendo un semplice “osservatore” viene influenzato dal punto di vista emotivo. La sua visione, è più ampia rispetto al giocatore ed è in grado di cogliere più particolari e movimenti che il giocatore non vede. Lo spettatore però anch’egli è focalizzato sul “pallone” e sul gioco, e quindi perde di vista il resto del campo.

Esterno: Non hai un ruolo attivo nel gioco, puoi osservare gran parte del campo.

Dall’alto- La visione alta invece, è una lettura di quanto sta avvenendo nei due piani sottostanti. La persona non subisce nessuna influenza dal punto di vista emozionale, semplicemente osserva ed è in grado di comprendere il fenomeno in tutte le sue sfaccettature.

Dall’alto: Non sei parte attiva del gioco, né vivi di riflesso le emozioni del gioco, sei però in grado di osservare lo schema. Nascono le soluzioni.

Questo schema di “dentro-esterno-dall’alto”, è molto utile sia come tecnica di osservazione per qualsiasi situazione che vorreste analizzare, sia per comprendere le “vostre modalità” di fronte a certi eventi.
L’analisi delle situazioni personali, richiede però una certa allenabilità e un minimo di pratica, ragion per cui provate più volte ad osservare una situazione da questi tre punti di vista.
Da dentro- sentite tutte le emozioni-
Da fuori- le osservate
Dall’alto-potete descriverle con lucidità e trovare soluzioni.

Provate la tecnica magari utilizzando dei fogli che posizionerete a terra. Su un foglio scrivete “Dentro”- su un altro foglio scrivete “Fuori” e sull’ultimo “Alto”.

Ora recuperate nella memoria una situazione da analizzare. Provate con qualcosa di semplice, non andate a cercare problemi complessi del vostro passato, provate con cose tranquille.

Poggiate i piedi ora sul foglio con su scritto “Dentro” e rivivete la situazione, dopodiché uscite.

Poggiate ora i piedi sul foglio con la scritta “Fuori” e osservate la situazione.

Ultimo passaggio, poggiate i piedi sul foglio con la scritta “Alto” e iniziate ad osservare da più punti di vista. Dall’alto ogni cosa cambia, e le soluzioni forse, da sempre a portata di mano, finalmente potrete vederle.

Tentar non nuoce!

Rossella Tirimacco

La tecnica proposta è una rielaborazione semplificata delle “Posizioni Percettive” di John Grinder e Judith DeLozier, i quali idearono e svilupparono la tecnica delle posizioni percettive della PNL ispirandosi ai lavori di Gregory Bateson e Milton Erickson.