Ciascuno di noi possiede uno scrigno, che contiene la magia di chi siamo e quello che di più prezioso portiamo con noi nella vita. Quando incontriamo una persona ce ne innamoriamo, gettiamo un’occhiata piena di trasporto nel suo mondo interiore. Respiriamo la sua fragranza e la sua essenza. Poi sopraggiungono i problemi della vita e un bel giorno la magia svanisce.
Hal Stone e Sidra Stone “La coppia viva”
La magia dell’amore, la magia di quei primi baci e dei primi incontri, le farfalle allo stomaco, il pensiero fisso costantemente verso l’altro, l’amore è un’esplosione di vitalità e di energia. Poi, pian piano inizia la discesa, e di quell’energia dirompente non resta che un ricordo.
Ma è proprio così? Davvero l’amore è destinato ad un triste epilogo? Davvero la magia svanisce? E se in realtà quello che credevamo amore, era solo una nostra proiezione? E se in realtà quella persona a cui dicevamo “ti amo”, noi non l’abbiamo mai conosciuta davvero? Possiamo affermare con assoluta certezza che l’amore debba avere necessariamente i requisiti di un eterno “san Valentino” fatto di rose, cioccolatini, regali e sesso a go-go? O l’amore possiamo leggerlo in una maniera differente? Possiamo provare a vedere l’amore in un continuo divenire, un continuo cambiamento in termini di esperienza, di energia, di chimica e soprattutto spirituale?
Quando parliam d’amore, quasi sempre l’immagine che si evoca è quella dei due innamorati all’inizio di quella che sarà la loro storia. Poche volte invece si parla della componente spirituale che emerge da una data coppia, l’unione di due esseri che l’iconografia cristiana ci rappresenta con la “sacra famiglia”. Perchè davvero l’unione di due individui ha del sacro, è qualcosa che non può essere ridotto a regali e cioccolatini.
In questa giornata di San Valentino, potremmo magari rivedere il nostro concetto d’amore. Potremmo fare qualcosa di originale, come ad esempio osservare il nostro partner con il quale abbiamo condiviso magari diversi anni e provare ad osservarlo/a negli occhi per due minuti.
Due minuti in cui gli occhi dell’uno entrano in quelli dell’altro in totale silenzio.
Due minuti per sentire nuovamente quella magia, che in realtà non è mai andata via ma si è solo trasformata.
Buon San Valentino a tutti!!
Ps. Concludo con la preghiera gestaltica di Fritz Perls, magari potrà servire a qualcuno per rivedere il concetto di coppia.
Io faccio la mia cosa, e tu fai la tua.
Non sono in questo mondo per esaudire le tue aspettative
come tu non sei in questo mondo per esaudire le mie.
Tu sei tu, e io sono io,
e se per caso ci incontriamo sarà bellissimo,
altrimenti non ci sarà nulla da fare.
Rossella Tirimacco