Il tono e i “contenuti” delle campagne elettorali, sono ben noti. È risaputo che viene messa in scena una vera e propria gara tra chi la spara più grossa e, non importa quanto il linguaggio spesso sfoci nell’assurdo, ciò che conta è l’enfasi, il pathos, il tono… delle loro “promesse elettorali”.  L’uso del verbo “appropriato” è un particolare da non sottovalutare nel linguaggio politichese. Il verbo infatti, dice molto sulla “sincerità” del politico ed esprimersi  preferendo il “volere” anziché il “potere” fa la differenza. Non è un caso che i politici in campagna elettorale si lascino andare in manifeste esternazioni cariche di desideri repressi mediante  il verbo “io voglio” e il relativo condizionale “io vorrei”. È evidente che il “posso fare questo.…” non è contemplato nella comunicazione del politico. Quindi,  fatte le dovute eccezioni di personaggi che mentono spudoratamente persino a se stessi, è ingiusto definire tutti i politici dei “bugiardi”. La loro coscienza infatti, è pulita! Nessuno di loro ha mentito o mente! Non possiamo definire “promesse elettorali” ciò che non viene mantenuto. Si può parlare di “intenzioni non portate a termine”. Perché vedi, il politico in fondo è un sognatore, lui ci crede in un mondo migliore, lui ci crede ad una giustizia equa e solidale, lui davvero ci crede che le persone abbiano il diritto ad una vita dignitosa, lui ci crede che il problema non è l’euro, salvo poi dire che che il problema è l’euro. Lui ci crede che bisogna combattere per la pari dignità degli individui, di qualunque ceto, colore, sesso e religione! Lui ci crede che bisogna fermare l’invasione, salvo poi rendersi conto di avere le mani legate. Lui ci crede che sia necessaria un vera riforma della scuola, l’ultima che abbiamo avuto “decente” risale ad Antonio Gentile. Insomma, il politico desidera tanto… e forse ci crede pure che i desideri spesso si trasformano in realtà. Poi però i suoi sogni si scontrano con l’amara realtà è scopre di avere le mani legate! I suoi sogni infranti lo portano ad un tale stato di frustrazione che la nostra vittima si incollerà la “scomoda” poltrona sotto il sedere con l’intento di riuscire prima o poi a realizzare i desideri del popolo italiano.
I politici sono le vere vittime del sistema! Ogni giorno vengono brutalizzati da ingiurie e offese di vario tipo. Bisogna fermare tutto questo! Il politico ha bisogno di essere reinserito nel suo habitat naturale. Egli deve tornare a socializzare con la comunità! Non si può continuare ad escluderli dalla società! Il politico deve toccare con mano la scuola, la sanità, la giustizia! Sono esseri umani come noi, ed ora più che mai hanno bisogno del nostro sostegno!
Per un Italia migliore, adotta anche tu un politico!
Per un Italia migliore, aiutaci a reinserire i politici nel loro habitat naturale!
ADOTTA UN POLITICO!
L’ITALIA HA BISOGNO DI TE!

 

Rossella Tirimacco