Il mostro si ergeva dall’alto dei suoi tre metri, cosa orrenda a vedersi, sembrava fosse costituita di tutti i pensieri più ripugnanti ed osceni concepiti fin dall’inizio dei tempi. L’idra si slanciò contro Ercole, cercando di avvolgerne i piedi.”

Alice A Bailey- Le fatiche di Ercole

Fu la seconda fatica di Ercole, distruggere l’Idra, il mostro con nove teste (sette, secondo altre fonti del mito) che viveva nel lago di Lerna. Secondo la leggenda, sangue e orme della terribile creatura erano velenosi, ed era persino in grado di uccidere un uomo con il respiro. Aveva il corpo di drago, dei lunghi artigli e una grande coda, delle sue teste una era immortale. Quando una delle teste veniva tagliata, subito ne spuntavano altre due. Ercole per poterla distruggere si fece aiutare dal nipote Iolao. L’eroe con la sua spada (o clava, secondo alcune fonti) colpiva la mostruosa creatura, mentre Iolao durante la lotta bruciava con dei tizzoni ardenti le ferite che le venivano inferte affinché dal moncone non potessero ricrescere altre teste. La testa immortale invece, una volta tagliata, fu schiacciata sotto un masso. Quando l’idra venne quindi sconfitta, Ercole immerse alcune frecce nel sangue velenoso dell’animale, affinché le ferite da queste provocate sarebbero state incurabili, verranno infatti utilizzate in seguito per uccidere Nesso, Filottete e Chirone.
I grandi miti hanno da sempre ispirato poeti, letterati, grandi musicisti ed opere teatrali. Al pari delle grandi opere, anche la metal si serve spesso della mitologia quale “musa ispiratrice” per le sue canzoni. A volte possiamo leggere in un brano tutta una serie di simboli e di archetipi “apparentemente” innocenti, ma ad un’attenta lettura non sfugge il loro significato “velato”. Altre volte, ritroviamo codici e simboli magari in una copertina o in un video, al punto, ci si chiede qual è in realtà il messaggio che la musica vuol comunicare.
L’Idra a livello simbolico è carico di significati, parte è la rappresentazione di un processo alchemico ( Acqua-Aria-Fuoco-Terra) che vede in Ercole il vincitore della battaglia con il mostro, mentre l’Idra si trasformerà in una costellazione, quella dell’Idra appunto.

ercole e l'idra.jpg
Ercole e l’Idra- Antonio del Pollaiolo 1475

Non è casuale quindi, che i Within Temptation abbiano usato il nome della mostruosa creatura, quale titolo per il loro sesto album pubblicato il 31 gennaio del 2014 che li ha spinti alla ricerca di “terre” inesplorate accompagnati da suoni “ai confini della realtà”!
Dei dieci brani mi sono concentrata in particolare sulla traccia numero tre “And we run” ll brano che vede la partecipazione del rapper americano Xzibit.

and we run

Quando infatti, il gothic metal sinfonico incontra la musica rap, per alcuni forse può apparire come una miscela insolita… ma nel momento in cui  si ascolta, si comprende  che si tratta in realtà di un connubio -seppur tra due stili così lontani- praticamente perfetto!
Up e down, alto e basso… un pò come due persone che si innamorano, l’armonia si raggiunge appunto in uno schema di complementarità di due generi diversi tra di loro.
Ed è con una miscela così insolita che due grandi artisti decidono di imbarcarsi in questo strano viaggio alla ricerca dell’Idra, e accompagnati da una massima di Nelson Mandela: “Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana.”

idra

Il video, anch’esso pieno di simboli, alterna scene “fantasy” a quelle di un uomo di colore in catene tecnologiche, le stesse che legano oggi l’essere umano e che lo privano della libertà. Il suo canto è il grido disperato di chi è stato segnato da profonde cicatrici recate da una vita dolorosa. Nel testo, di cui ne consiglio la lettura, possiamo ritrovare tutti i simboli della battaglia di Ercole con l’Idra, la stessa battaglia che ogni uomo si troverà prima o poi ad affrontare contro il mostro “nascosto” dentro se stesso.

Dedicato all’Ercole c’è in te.

© Rossella Tirimacco

 

Brucia nel tuo cuore, l’oscurità di cui hai paura.
Non sei mai libero, non ti senti mai realizzato,
e ‘amore’ è una parola che non hai mai sentito.
Il tuo cuore non è freddo perchè va a fuoco,
il desiderio di lasciare la palude.

Trattieni il respiro finchè non c’è nient’altro
le cicatrici della vita sul tuo petto.
E lo so, ovunque mi porti…

E corriamo con un cuore solitario
e corriamo per questo amore omicida
e corriamo fino al paradiso là sopra
Sì, corriamo al buio
e corriamo nell’oscurità
e corriamo finchè crolliamo
e corriamo fino al paradiso là sopra

Non sbattere gli occhi o te lo perderai
alza la testa,
dobbiamo andare.
Sì, ce ne andiamo da qui.
Non sbattere gli occhi o te lo perderai
alza la testa,
troppo tardi, ce ne siamo andati.
Sì, ce ne andiamo da qui.

E corriamo con un cuore solitario
e corriamo per questo amore omicida
e corriamo per un cuore paradisiaco

Romperò queste catene, correndo sotto la pioggia.
Non ti guardare mai indietro, non smettere di lavorare con dolore.
Il sangue nelle mie vene si gela, quando penso che non sarà mai la stessa cosa
ma non perdo mai la speranza.
Questo è il mio momento, non c’è tempo di lacrime per la vittoria.
Alzatele in cielo ora!
Non mi ritiro, non indosserete mai la mia corona.
Perchè pesa troppo e perchè schiaccio qualsiasi cosa su cui metto le mani.
Questo è amore, non ho mai amato così tanto.
Fatevi coinvolgere, fate alzare in piedi il mondo.
Ascoltate il mio microfono prima che io non mi arrenda mai.
Il mio nome nella luce, avete perso tutta la mia fiducia.
Ora è il momento di affrontarci tutti.
Mettetevi in riga perchè ci stanno chiamando.
Ed è una sensazione bellissima, prendete la mia mano e correte!

E corriamo con un cuore solitario
e corriamo per questo amore omicida
e corriamo fino al paradiso là sopra
Sì, corriamo al buio
e corriamo nell’oscurità
e corriamo finchè crolliamo
e corriamo fino al paradiso là sopra

Sì, ce ne andiamo da qui.
Non sbattere gli occhi o te lo perderai
alza la testa,
dobbiamo andare.
Sì, ce ne andiamo da qui.
Non sbattere gli occhi o te lo perderai
alza la testa,
troppo tardi, ce ne siamo andati.
Sì, ce ne andiamo da qui.