Sepolti nel profondo del mito antico, sono preziosi i fili della verità…
E.S. Posthumus
Da sempre scrivo ciò che la Musica mi detta, e non c’è una singola parola, un singolo pensiero che non mi sia stato “suggerito” dal suono e dalle varie musiche che ascolto. Senza musica, mi sento persa… un po’ come una nave senza il suo capitano. Ovviamente a seconda delle attività che eseguo, scelgo la musica adatta. Come molti sapranno mi occupo spesso di storia (anche se il mio campo di ricerca resta la psiche e l’influenza dei suoni ) e ne scrivo dei racconti. Ebbene, quei racconti per “nascere” hanno bisogno di “musica”….e non appena questa arriva alle mie orecchie, le mani partono e scrivono… scrivono… come in preda ad una forza misteriosa. Il tipo di musica che scelgo, influenza anche “la ritmica” dello scritto… parole e note entrano in perfetta armonia tra di loro… ma questa è un’altra storia che fa parte della mia ricerca sul “potere della musica”. Ultimamente per uno dei miei racconti “dentro la storia” sto utilizzando dei pezzi che ben si adattano alle scene che la mia mente “crea”. La musica in questione è degli E.S. Posthumus un duo musicale formato dai fratelli Helmut e Franz Vonlichten. Lo stile del gruppo (sciolto nel 2010 dopo la morte di Helmut) , è una musica classica moderna e che trae ispirazione dalla filosofia pitagorica, la quale afferma che “la musica è l’armonizzazione degli opposti: la conciliazione di elementi in conflitto tra loro”. E.S. è un acronimo per “Experimental sounds” (suoni sperimentali), mentre Posthumus è un termine in latino maccheronico che dovrebbe significare “tutte le cose passate (cit. da wikipedia). Arise, tratto dall’abum Makara e pubblicato nel 2010, è uno dei pezzi, a mio avviso, più belli, dove la filosofia degli opposti si esprime in tutto il suo splendore.
Ascoltare per credere…
Rossella Tirimacco