L’interpretazione del mondo è totalmente differente tra un individuo e un altro, ognuno di noi, infatti, percepisce il mondo secondo la propria mappa genetica e il proprio modello culturale e ambientale. Le differenti interpretazioni del mondo, sono spesso le principali cause di conflitti, poiché ci riesce difficile accettare che gli altri non vedano le cose così come le vediamo noi, e dal momento che si parte dal presupposto che il nostro modo di interpretare lo scibile umano, sia quello giusto, ecco che gli altri sono in errore e noi no. In realtà, la nostra “visione” del mondo è puramente “sensoriale”, e quindi percettivo, e per fortuna o purtroppo, funzioniamo tutti in maniera differente.
Ed è a proposito di “percezioni” l’argomento dell’articolo che segue. Si tratta di un fenomeno, ancora poco conosciuto e raro, e interessa 1 persona su 23, si tratta della “sinestesia”.
Se nella letteratura, la sinestesia è una figura retorica che prevede l’accostamento di due parole appartenenti a piani sensoriali differenti (es. giallo squillante), in psicologia la sinestesia è un processo che consiste nell’iterazione e sovrapposizione spontanea e incontrollata di più sensi. Ovvero: l’attività di uno specifico senso, si attiva, sovrapponendosi ad altra attività sensoriale, senza uno stimolo apparente, es. la persona può “vedere” la musica, o “assaporare” le parole, può vedere le lettere associate a specifici colori.
Il processo sinestetico non è di tipo “mentale”, e non è riproducibile volontariamente, il fenomeno è del tutto involontario. Può capitare che la persona interessata, magari mentre stia ascoltando la musica (e quindi è stimolato il canale uditivo) di colpo, può attivarsi il suo tatto, tanto che può sentire la consistenza della musica, o vedere i colori della stessa. Sono diverse le forme di sinestesia, molte delle quali ancora da scoprire, ad esempio, nel 2005 venne descritta per la prima volta la “sinestesia del tocco a specchio”, un particolare fenomeno, apparentemente simile all’empatia, ma in realtà si tratta di un’esperienza molto più forte. Nella sinestesia del tocco a specchio, infatti, la vista di una persona che viene toccata evoca una sensazione tattile, fino al punto che vedere infliggere dolore a qualcun altro provoca dolore. Un fenomeno davvero strano, che Jamie Ward, dell’University College London, ha recentemente confermato dopo avere osservato le reazioni di dieci individui con tale forma di sinestesia quando venivano realmente toccati mentre guardavano altre persone che venivano toccate, sia nei medesimi punti del corpo, sia in punti differenti.
La sinestesia è un fenomeno interessante ma ancora poco compreso. Non ci sono spiegazioni se l’origine sia di tipo genetico, oppure ambientale.

Esistono diverse forme di sinestesia. Tra le più comuni vi è la sinestesia grafema-colore, dove a lettere e numeri viene associato un colore, e non solo, in alcuni casi anche le intere parole possono avere una propria tonalità. Un’altra tipologia del fenomeno è la sinestesia tattile, dove alla vista di qualcuno che prova determinate sensazioni fisiche in alcune parti del corpo, si associa un vero e proprio sentire la stessa sensazione nelle stesse parti del corpo. Un’altra forma conosciuta è la sinestesia lessicale-gustativa, dove il soggetto che presenta questo tipo di sinestesia, nel momento in cui legge determinate parole, prova specifici gusti, a volte anche molto forti.
In alcuni studi è stato osservato come la sinestesia si associ spesso a una buona memoria e ad alti livelli di creatività. Non è ancora chiaro come tale correlazione si manifesti e se dunque una memoria (o una creatività) superiore alla norma possa portare alla sinestesia o viceversa. È proprio questa mancanza di informazioni certe che spinge ancora molti ricercatori a studiare questo fenomeno e le implicazioni positive e/o negative che questo può avere in chi lo manifesta.Relativamente a questa associazione tra sinestesia e creatività è possibile riportare i casi di Mozart e Kandinsky. Infatti l’ipotesi è che quasi certamente la sinestesia abbia influito parecchio nello sviluppo della loro creatività artistica. (1*)
Rossella Tirimacco
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Citazioni e fonti
Sinestesia, il dolore degli altri