di Romano Caldarozzi

Quello che aveva come ministro Fioramonti (andate a vedere il suo CV) e lo ha fatto andar via (nel gruppo misto) perché gli sono stati negati 3mld per provare a rimettere in piedi l’istruzione, l’università e la ricerca… e lo ha sostituito con chi ha fatto quanto segue

3 Marzo
Sera prima per la mattina dopo, sospensione delle lezioni.
La DAD comincia per iniziativa di dirigenti ed insegnanti coscienziosi i quali si prendono grosse responsabilità in quanto non solo il ministero non da nessuna direttiva in merito ma bastava che un solo bambino non volesse partecipare che poteva anche pretendere che nessuno la facesse ed andare avanti con il programma.

7 Aprile
Il ministro dice che si può attivare la DAD, dopo circa un mese che, fortunatamente, quasi tutte o tutte le scuole l’avevano attivata.
Ovviamente senza nessuna regola da seguire, ogni scuola si arrangi come può… 1 ora al giorno, 2, 3, 1 ogni 2 giorni!
TUTTI PROMOSSI… per la gioia di tutti gli studenti ”meno studiosi”, per chi si stava per ritirare, per i corsisti serali, etc.

Luglio
Il ministero prospetta ai dirigenti scolastici l’acquisto di banchi con le rotelle per agevolare il rientro a scuola con il distanziamento imposto dalle regole covid. Alcuni sono affascinati da questa novità mentre altri si rendono conto che, soprattutto nelle zone a rischio sismico, gli alunni non potrebbero usufruire della prima protezione a disposizione che è quella di ripararsi sotto il banco per poi evacuare la scuola appena finita la scossa. Quindi entra in ballo la seconda scelta; i banchi classici ma singoli.
Lascio a voi trovare la differenza di costo tra i 2 tipi… e poi ci chiedono i soldi per la carta igienica.

Agosto/Settembre
Dirigenti ed insegnanti che si fanno in 4 per predisporre le aule, gli accessi e gli orari diversificati per rispettare il dovuto distanziamento. Persone che hanno lavorato 12 ore al giorno per il bene dei bambini, qualcuno anche la domenica, per arrivare nel miglior modo possibile all’apertura dell’anno scolastico. La sera prima si viene a sapere che molti insegnanti, segretamente dopo aver dato la completa disponibilità ed avendo chiesto ed ottenuto le ore come desideravano, non si sarebbero presentati perché avevano fatto richiesta di esonero dall’insegnamento perché “lavoratori fragili”, tradendo anche le aspettative dei colleghi. A questo punto si potrebbe obiettare chiedendo che colpa ne ha il ministero, la colpa è quella di non aver previsto questa ovvia situazione e ad oggi ci sono ancora classi che non hanno supplenti con esperienza in materie come italiano e matematica.
In molte scuole mancano ancora i banchi. Tutti abbiamo potuto vedere le immagini di bambini che usano le sedie come banchi mentre altre scuola, che fortunatamente avevano ancora i vecchi in magazzino, li stanno usando posizionando gli alunni (causa distanziamento) in modo da fargli venire il torcicollo.

Dulcis in Fundo
Il protocollo che i genitori hanno dovuto accettare e firmare per contrastare il Covid-19.
Se un bambino accusa anche uno tra mal di testa, mal di pancia, raffreddore, colpo di tosse secca, ed altre stupidaggini che tutti accusiamo ogni inverno e ripetutamente… gli insegnanti (non un medico) dovrebbero decidere se spostare il bambino in un’aula predisposta per i sospetti contagiati dal covid.
Mi verrebbe da ridere, se non da piangere, leggendo che ad ogni cambio di insegnante bisogna aprire le finestre per cambiare aria ma i bambini devono comunque restare seduti al banco… come è pensabile che questi in inverno non si prendano tosse o raffreddore?!!
Su sollecitazione dell’Istituto Superiore della Sanità una circolare di ieri dice che adesso spetterà agli insegnanti o ai dirigenti capire se il bambino che accusa un disturbo è da spostare nell’aula covid e chiamare i genitori per farlo riportare a casa o semplicemente chiamare i genitori per farlo riprendere da scuola senza passare dall’aula covid.
Se si decide di spostare l’alunno nell’apposita stanza non basterà più l’autocertificazione del genitore anche se il bambino non accusa più nessun sintomo. Può succedere che uno abbia mal di pancia perché ha fame, ansia da prestazione scolastica, accaldato ma senza febbre, etc… ma dovrà sottoporsi ad una prassi che quasi sicuramente lo costringe al tampone.
Proprio in questi giorni alcuni miei amici hanno aspettato, dopo 2 tamponi negativi, circa 10 giorni dall’esito un certificato della asl che dichiarava che i figli potevano rientrare a scuola.

In bocca al lupo a tutti… alunni, genitori e soprattutto a chi dovrà decidere se spostare o meno l’alunno in aula covid…
Considerazione personale:
come si può pensare di delegare tale responsabilità a chi non fa il medico…?!
Non voglio scrivere del docente con stessi sintomi dei bambini, supplenze, su supplenze, su supplenze…
Nelle direttive ministeriali non c’è nessuna indicazione sulle misure didattiche da seguire per quelli che saranno costretti a casa per un colpo di tosse o un raffreddore, ed il numero di giornate massimo di assenze ammissibili sono rimaste le stesse di sempre.
Potrei elencare altre cagate partorite da questa sottospecie di ministero ma mi fermo qui.
Non mi venite a dire che la situazione è difficile ed è complicata da gestire perché, se riflettete su quanto elencato, vi renderete conto che chi ha scritto queste regole o preso decisioni in merito vive fuori dalla realtà anche più semplice e comune.

Romano Calderozzi