Torno a casa dopo alcuni giorni trascorsi con i gruppi di counseling. Il tema che ho trattato con il gruppo di Reggio Emilia, è stata “la speranza”, e non è stato di certo una scelta “a caso”. Mai come in questo momento la speranza è quella virtù che ci permette nell’immediato di fare quel salto per uscire “dalla pozza della nevrosi”. Due giorni poi passati con il gruppo trainer Mira, ad Oliva Gessi ed ecco che mi ritrovo di nuovo sul treno pronta a rientrare nel mio amato Abruzzo. Porto con me i colori d’autunno delle colline del pavese, nella consapevolezza che ora più che mai avremo bisogno di colore in un mondo che stiamo rendendo grigio e disumano. Ho però fiducia nella perfezione dell’universo, e so che gli eventi non sono altro che “spiriti” che ci mostrano gli istinti più bassi dell’individuo. Le nostre creazioni psichiche infatti, si manifestano nel mondo sotto forma di situazioni ed eventi che ci parlano di una società malata. Abbiamo creato un inferno, e ci viene chiesto di “attraversarlo” senza paura. Quando ciò avverrà, saremo probabilmente pronti per poter creare un mondo più equo, giusto, umano, e se non lo faremo noi, sarà l’Universo stesso a riportare ordine e armonia.
Torno a casa con questa consapevolezza che sarà sempre e comunque il nostro libero arbitrio a decidere se il domani sarà un mondo migliore…
Rossella Tirimacco