La primavera è sempre un momento di rinascita personale, anche e soprattutto nei momenti più bui della nostra esistenza. Attraverso le infinite manifestazioni della natura, è possibile riprendere il contatto con noi stessi e con la bellezza del Divino di cui ognuno di noi ne è la magica espressione. L’Equinozio di primavera, è infatti uno dei momenti del calendario astronomico più denso di significato dal punto di vista simbolico: è la vita stessa che si rinnova; è Demetra che può riabbracciare Proserpina; è Marte, dio della guerra e della fertilità che dona il seme della vita al mese a lui dedicato; è Tammuz che abbandona il mondo sotterraneo per tornare sulla terra; è Ostara che celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita; è il momento il cui il Sole si accoppia con la Dea Terra, simboli del matrimonio fra una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla luna.

Con l’Equinozio di primavera, le festività legate alla rinascita si succedono con un ritmo pieno di colori, accompagnandoci così al ritorno dell’estate. L’osservazione degli eventi astronomici a cui l’uomo era un tempo intimamente legato, facevano infatti da sfondo a quel mondo ciclico popolato di eroi, miti e divinità, che rappresentavano il connubio della potenza dell’Universo e della Natura con le emozioni umane. Imparare a conoscere parte di quel mondo di ieri con gli occhi di oggi, riconoscere nell’evoluzione delle festività i tanti denominatori comuni di una storia in parte dimenticata, ci permette di recuperare pezzi della nostra identità in attesa di essere “riconosciute e viste”.

Così, se con l’Equinozio di primavera i raggi del sole toccano la terra perpendicolari all’asse di rotazione, facendo sì che giorno e notte abbiano la stessa durata, a livello simbolico il ciclo vita-morte si manifesta appunto con l’unione della divinità maschile: “il sole”- con la divinità femminile: “la Terra”. Quindi è un momento di unione quello dell’equinozio a cui seguirà “la rinascita” che culminerà con le festività di Pasqua.

Ed è seguendo il calendario astronomico, che ci avviamo ad osservare le prossime festività del calendario civile, rispolverando miti, leggende e tradizioni legati ad antichi culti sopiti nella nostra memoria. Con il prossimo evento religioso dedicato alla Pasqua, possiamo rivedere antiche reminiscenze del mondo pagano, in un intreccio di storie spesso adattate ai diversi contesti storici e da cui sono nati nuovi usi e costumi. Tuffarsi nel passato è un po’ come intraprendere un viaggio dove non sai mai cosa troverai, un “viaggio dell’eroe” alla scoperta di mondi sconosciuti, dove la ricompensa è data da un elisir chiamato”IO”.
Rossella Tirimacco
I prossimi incontri del gruppo “Il tempo delle Metamorfosi”, collegati con il calendario astronomico e con il calendario pagano si svolgeranno su Zoom nel mese di maggio, mentre l’appuntamento dedicato al Solstizio d’estate si svolgerà in presenza presso le Sorgenti del Pescara in Abruzzo, seguirà il giorno di San Giovanni che si svolgerà sempre in presenza a Goriano Valli, presso “Vigna di More” .
