Nella coscienza di ogni essere umano è presente il seme dell’appartenenza. Noi arriviamo da “qualcosa” non “diventiamo qualcosa” per caso.
Questo sapere da dove arriviamo, può essere paragonato all’istinto naturale del salmone selvaggio.
Un salmone selvaggio che ritorna al proprio fiume per deporre le proprie uova e morire; un fiume che ha lasciato molti anni prima a cui ritorna dopo aver trascorso molti anni nell’oceano. Il salmone trova la propria via perché è guidato da un’intelligenza interiore che lo guida, lo stesso tipo di intelligenza che riconduce l’anguilla nel suo luogo di deposizione delle uova, nel mar dei Sargassi. Molti esseri viventi conoscono da dove vengono e in modo naturale cercano di ritornare in quel luogo.

Il potere dei Sette Colori- (indaco)

Per tutta la durata della loro esistenza, gran parte degli esseri umani si allontanano dal luogo ove sono nati e si mettono in viaggio alla scoperta del mondo. È un “viaggio dell’eroe che conduce l’uomo a trovarsi e forse a “ritrovarsi”.

Attraverso l’esperienza della materia, ognuno di noi acquisisce informazioni, sviluppa percezioni, sensazioni e idee. Le emozioni filtrano poi ogni avvenimento, e grazie a loro diamo un significato al mondo in cui ci troviamo.
Movimento, energia, emozioni, frequenze, parole, colori, numeri… sono gli insiemi che denotano la Vita stessa e che ci raccontano “chi o cosa siamo” ma che non spiegano “il perché del viaggio”.

La stessa fisica attraverso uno dei suoi massimi esponenti quale Max Planck, ci parla di uno “Spirito Intelligente” ragione di ogni materia, quella materia in cui ci “incarniamo” e che diventa il corpo del viaggio su questa terra.


Forse il mistero della vita non va spiegato, ma va semplicemente “vissuto” e raccontato una volta tornati a casa.
Forse la vita non è semplicemente “un viaggio” ma un’infinità di viaggi verso “il mare della terra” alla scoperta dell’essere umano.

Rossella Tirimacco