Ci sono cose che complicano la nostra vita e che mettiamo in pratica sistematicamente.
Avremmo invece bisogno di spargere intorno a noi leggerezza, una folata di bellezza in grado di aiutarci a superare qualsiasi ostacolo.
Ma la leggerezza richiede un cambio di abitudini, la leggerezza richiede un cambio di pensieri e di modi di fare.
1) Il amento ad esempio, ci toglie energia, la toglie a chi ci circonda e non ci aiuta a superare un’eventuale situazione problematica.
Al problema si aggiunge il problema.
2 ) Non parlare più di quanto ascolti.
Ascoltare è forse una delle cose più difficili da mettere in pratica. Viviamo in un’epoca in cui siamo sommersi di parole, tutti parlano e nessuno che ascolti. Come possiamo comprendere gli altri se non so ascoltare le sue parole? E se io non ascolto, come posso pensare di essere ascoltato?
E soprattutto…io so ascoltarmi?
3) Ciò che possiedi non ha nulla a che fare con chi sei tu. Gli oggetti, così come il denaro o addirittura il lavoro possono esserti tolti in qualsiasi momento, se leghi quindi la tua identità a ciò che è passeggero e fragile finirai con il soffrire e con il perdere contatto con la tua vera essenza.
Tu non sei ciò che possiedi
4) Paragonarsi agli altri è una strada senza uscita.
Ogni individuo ha la propria storia e il proprio percorso da fare, segui o scopri il tuo di percorso.
5) Soffrire anzitempo è una modalità che mette in pratica la gran parte degli individui. Soffrire prima che arrivi la sofferenza (e che forse non arriverà mai) attraverso pensieri tossici.
La domanda è: perché immaginare qualcosa che non esiste e che probabilmente non esisterà mai?
Da dove nasce il tuo bisogno di soffrire?
6) Il giudizio, è anche questo un modo di fare che serve solo a scaricare la nostra rabbia, e che poco ha a che fare con gli altri, ma è sempre qualcosa che ha a che fare con il nostro dolore personale che non riconosciamo?
Rossella Tirimacco