Al contrario degli altri anni quest’anno ci sono meno cuori in giro. Mi riferisco ovviamente a quelli pubblicitari che ci ricordano che San Valentino è la festa degli innamorati e quindi la tradizione vuole che si debba fare un qualcosa di eclatante per la dolce metà omaggiandola con un mazzo di fiori e con i cioccolatini, e se poi se il conto in banca lo permette si può esagerare con un gioiello e infine con una cena.
Lo so, sembra la scena di un film, ma siate onesti, anche se vi ripetete che “San Valentino è tutti i giorni”, ricevere dei fiori in ogni caso fa sempre piacere, soprattutto se l’ultima composizione floreale che hai ricevuto risale alla tua Prima Comunione!
Ad ogni modo, visto che ci troviamo nel modo reale, cerchiamo di capire come utilizzare questa giornata per “dare una scossa (positiva) al rapporto di coppia”.


Infatti, quando certe relazioni stanno attraversando un periodo di crisi, sia manifeste che di quelle che covano sotto la cenere, non ci sono mazzi di fiori o gioielli che possano salvare un rapporto che da tempo esige chiarezza.
Iniziamo con il precisare che la festa di San Valentino risale all’epoca romana, nel 496 d.C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco.
Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani. Per “battezzare” la festa dell’amore, Papa Gelasio I decise di spostarla al giorno precedente – dedicato a San Valentino – facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.

Tale precisazione va fatta per coloro che credono che si tratti di una festa recente e inventata dal consumismo. In realtà la società dei consumi ha tirato l’acqua al suo mulino rendendo questa giornata una specie di farsa di cui è stato perso il vero significato.

Osservare questa giornata con gli occhi dell’amore, quello vero però, potrebbe aiutare noi stessi e il rapporto di coppia a superare le difficoltà derivanti dalla convivenza, laddove ve ne siano.
Infatti è proprio nella convivenza, di media o lunga durata che emergono le vere difficoltà, visto che vivere con un altro essere umano è una delle cose più difficili per una società individualista come la nostra.
All’inizio magari si sorvola sulle cose che dell’altro ci danno fastidio, e questo perché ci si trova ancora nella fase dell’innamoramento, con il tempo però, le stesse cose che per anni o mesi sono state accettate, iniziano a reclamare rispetto.
Dal reclamare rispetto al reclamare vendetta a volte possono passare mesi, a volte anni, ma quando ciò accade si è molto vicini ad un bivio che potrebbe decretare la fine o l’avvio di una sana e vera relazione.


I non detti, o le parole urlate nei momenti di rabbia sono le cose più dannose nei rapporti di coppia. Questo non significa che le litigate siano dannose, anzi è esattamente il contrario, perché sono proprio quelle “sane” liti che spesso danno brio al rapporto e lo fortificano.
Va fatta però una distinzione tra gli alterchi della giornata e la rabbia repressa che si accumula per anni. Se i primi giocano un ruolo di sveglia nel rapporto, quest’ultime invece ne possono decretare la fine. Tacere, sopportare, far finta di niente, accontentarsi, sono tutte cose che fanno male a noi stessi e al partner.


Cosa fare quindi?
Usare la giornata di oggi, utilizzando l’energia dell’amore di San Valentino per dirsi TI AMO e per raccontare qualcosa di te all’altro attraverso un gioco.

Il gioco dell’Amore verso se stessi e l’altro- dirsi TI AMO con la verità

1) Sedetevi l’uno di fronte all’altro cercando di creare la giusta atmosfera. Possono esservi utili candele bianche o rosse, una musica di sottofondo e dei dadi, in mancanza potrete usare una moneta.

2)Prendete carta e penna e concentratevi su quanto segue.
Ognuno dei due scriverà su u foglio per proprio conto, tutte le cose dell’altro che vi danno fastidio e di cui vorreste un cambiamento.
3)Uscite fuori dallo schema del giudizio, semplicemente restate ai fatti e chiedetevi perchè ci sono comportamenti o cose che l’altro mette in pratica e che voi non sopportate.
Precisiamo: c’è differenza tra ESSERE e AGIRE, ciò che l’altro fa nelle azioni non significa che l’altro è. Ovvero, ciò che siamo fa parte della nostra natura e va rispettata come tale, le nostre azioni invece possono essere modificate, soprattutto se queste stanno creando problemi a noi stessi e all’altro/a.
4)Fate una lista di 10 cose che proprio non sono più tollerabili o cose che vorreste dall’altro (magari uscire, o una sorpresa improvvisa o semplicemente darvi una mano in cucina). Possono essere anche meno di dieci, in quel caso datevi una pacca sulla spalla, perchè siete sulla buona strada con il partner.
Fate attenzione a come dite le cose, poichè potete dire ciò che volete, purchè lo facciate con rispetto. Insomma, è chiaro che le parole “stronzo, imbecille ecc.” in questo gioco sono bandite!
5)Dopo aver scritto ciò che non vi va, girate il foglio e scrivete 10 cose dell’altro che vi piacciono e che rappresentano delle sue virtù.
6)E ora tirate a sorte con i dadi o con la moneta chi dovrà iniziare a raccontarsi all’altro.
7)Iniziate con esprimere gratitudine all’altro per essere presente nella vostra vita camminando al vostro fianco. Poi elencate le sue virtù e tutte le cose che di lui apprezzate. Tenetevi per mano mentre vi raccontate e restate centrati sulle vostre sensazioni e sull’altro.
State per un po’ in silenzio e gustatevi questi momenti.
8)Poi, girate il foglio e con sincerità e umiltà esprimete ciò che vi fa star male e le cose che vorreste dal vostro partner.
Non interrompete mentre l’altro parla. Restate semplicemente in ascolto.
9)Una volta terminato, consegnate il foglio all’altro che inizierà a leggervi i suoi desideri e a decantarvi le vostre virtù-
10)Finita la pratica restate in silenzio, abbracciatevi solamente e solo dopo esservi a lungo abbracciati, potrete rispondere alle richieste dell’altro, seguendo sempre le regole del rispetto e della comunione con il proprio partner.
E ora se volete, dei fiori o i cioccolatini ci possono stare!
Viva l’Amore e buon San Valentino a tutti!

Questo gioco, non è un ‘semplice gioco’ l’amore infatti non è scontato, è un giardino che va coltivato e seguito con cura, ocorre acqua, pazienza e passione, diversamente si riempirà di erbacce.

Rossella Tirimacco – Professionista della Relazione di Aiuto specializzata in PNL e linguaggio del Colore