Vi sarà capitato molte volte di sentirvi svuotati, privi di forze e incapaci di reagire di fronte alle più piccole difficoltà, spesso distorcendo la realtà e ingigantendo il problema. Fisicamente siete sani, eppure state male, non sapete cosa avete se non che perdete continuamente energia e che vi sentite sempre peggio.
Spesso tale perdita di energia si evidenzia ancor di più a contatto con determinate persone, come ad esempio di fronte ai cosiddetti “vampiri energetici” i quali hanno la capacità di farci sentire a disagio in loro presenza, quasi oppressi, inermi, praticamente privi di forze e senza nessuna voglia di svolgere qualsiasi attività. Il pessimismo cronico che contraddistingue certi individui si diffonde intorno a noi e “dentro” di noi al punto che dopo un po’ quello stato dell’essere iniziamo a non sopportarlo più. Il senso di soffocamento diviene così insopportabile che la realtà inizia ad essere vista in maniera distorta, e il delirio di uno si trasforma in “follia a due”. Quando siamo fortunati certi incontri che noi definiamo “disagio a pelle”, durano poco e non incidono più di tanto nelle nostre vite, altre volte quelle persone fanno parte della nostra vita e siamo quindi costretti a subirli. Ultimamente si parla spesso in psicologia di “narcisismo”, e di rapporti disastrosi che questi instaurano con la vittima di turno. Solitamente i narcisisti cercano una persona tranquilla, magari un po’ insicura, accondiscendente e con poca autostima, oppure personalità ottimiste, positive, con un bagaglio di virtù ed energie da intaccare. La “vittima” in un primo momento non è consapevole del “ruolo” che si appresta a svolgere, presa com’è dalla figura del narcisista e dalle attenzioni con cui egli in un primo momento la ricopre. Capirà abbastanza in fretta che la persona di cui “crede” di essere innamorata o innamorato, non è quella che credeva. In genere, l’incontro tra due persone, appunto così diverse, è il giusto “collante” per mettere in atto una “recita d’amore” nel ruolo di vittima e carnefice. Ovviamente quando si parla di “rapporti d’amore” la cosa viene estesa anche a rapporti genitoriali, di amicizia, di parentela ecc. e non solo ai rapporti di coppia.
Per quanti conoscono bene il narcisismo e il vampirismo energetico, appare chiaro che le due figure spesso coincidono anche se vengono definite con nomi diversi. Il narcisista infatti, come già detto, finirà con il distruggere psicologicamente la sua vittima di turno, spesso ignara che non sta vivendo un rapporto d’amore ma un incubo che finirà presto per mandarla in analisi. Rapporti malati dove la sofferenza diviene sinonimo di “amore”.
Il vampirismo possiamo invece vederlo come quella sottrazione di forze da parte di un carnefice definito “vampiro” e che provoca nella vittima degli stati di abulia e totale incapacità di reagire di fronte alle offese e alla manipolazione di cui questo si serve per annullare completamente l’altrui volontà.
A prima vista, che siano vampiri o narcisisti, non vengono riconosciuti, soprattutto perché si nascondono bene e si mascherano nei ruoli di “vittime” o “incompresi”, ma se si osservano per un po’ si può comprendere facilmente che sono incapaci di provare empatia e già questo dovrebbe essere un campanello d’allarme per chiunque, in quanto l’empatia è un processo fondamentale per l’essere umano e per i rapporti sociali. La persona “non empatica” non è una persona del tutto sana dal punto di vista psichico, poiché le sue mappe emotive non si sono formate… e qui bisognerebbe risalire all’infanzia del soggetto in questione e capire come ha vissuto i primi anni di vita.
A tal proposito è interessante l’analisi di Umberto Galimberti: “Se i figli non sono stati curati e seguiti nel modo giusto diventeranno degli handicappati psichici, soffriranno di psicopatia, la psiche non registra, non ha una risonanza emotiva rispetto alle azioni che si compiono agli eventi a cui assiste. Quante volte di fronte ad una persona per terra si è indifferenti? Questa è una psicopatia ovvero un’apatia della psiche che non registra il caso, la situazione. Si possono picchiare i neri, i Rom perché tanto non c’è la percezione che l’altro è simile, è una persona come te, anche questa è una forma di psicopatia. Viviamo in una società ricca e non più povera e semplice come una volta, dove il confine tra bene e male, il permesso e il proibito era ben segnalato. Oggi tutto è permesso, la società è opulenta e abbondante, i bambini ricevono una quantità di regali, anche quelli che non desiderano. Si estingue addirittura il desiderio perché i bambini vengono gratificati prima ancora di desiderare. E questi, purtroppo, sono processi che allenano l’apatia della psiche.. La pietà e la pena sono quindi elementi essenziali di cui narciso-vampiro si serve per soggiogare la vittima rendendola simile ad un automa la quale farà di tutto per compiacere il suo carnefice. In queste logiche perverse non sono esclusi i genitori, i quali a volte sono i peggiori vampiri per la loro capacità di annullare del tutto la volontà e le capacità naturali dei propri figli. La dipendenza affettiva inoltre, e questo vale per qualsiasi rapporto è sempre indice di una psiche disagiata con un bagaglio di problemi che verranno riversati sugli altri che diventeranno la loro “riserva energetica”, il cibo di cui si nutrono per poter sopravvivere alle loro carenze. Umberto Galimberti “La nostra società ad alto tasso di psicopatia non è adatta a fare figli”
Ma il problema reale è nel carnefice o nella vittima? O forse entrambi hanno bisogno di attraversare le strade dell’inferno per poter “riconoscere” la vera luce dell’Amore? Il gioco perverso che entrambi mettono in atto non sarà forse una reale necessità individuale per poter conoscere se stessi? Chissà… ad ognuno le proprie conclusioni.
Rossella Tirimacco
Per approfondire: VAMPIRISMO ENERGETICO E MANIPOLAZIONE MENTALE
GENITORI NARCISISTI E MANIPOLAZIONE AFFETTIVA
NARCISISTI ED EMPATICI, IL PIACERE DI FARSI MALE