La casa non è solo un “tetto sulla nostra testa” ma è una vera e propria persona con la sua identità, il cui “carattere” si basa dal tipo di costruzione (luogo, forma, terreno, colore, materiale, ecc) sia dagli oggetti che vi sono al suo interno. Quindi, se senti qualcosa che non va devi sapere che la casa non è solo la rappresentazione tangibile di desideri, aspirazioni, blocchi e pensieri autosabotanti ma anche un “campo d’azione” in cui cambiare le energie per modificare pensieri e abitudini con lo scopo di creare un destino migliore.
IL RUOLO DELLE FOTO
È importante fare attenzione al colore delle cose che corrisponde sempre ad un tipo di emozione associata talvolta a problemi irrisolti, emozioni dentro alle quali non vorremmo stare, ma che stiamo attirando a noi.
La cosa più importante è riconoscere che l’inconscio non sa distinguere una persona dalla sua fotografia o dipinto. Una volta interiorizzato il concetto comprenderai bene che un quadro, come ad esempio “Guernica” di Picasso, pur essendo un dipinto di qualità e di elevato senso artistico, rappresenta sempre una scena di guerra e di distruzione. Per tale ragione se nel tuo inconscio famigliare ci sono memorie di distruzione di case, o il terrore della guerra, queste verranno risvegliate attirando eventi simili ma non della stessa portata, ad esempio farai fatica ad avere una relazione di coppia nello stesso appartamento del tuo partner in quanto la scena descrive assenza di territorio, oppure potresti risvegliare problematiche ai reni e al sistema urinario, visto e considerato che a livello biologico il nostro cervello riconosce nella pipì il potere di “marcare il territorio”, ma se il dipinto comunica “assenza di territorio”, ciò risulterà difficile… in pratica il nostro corpo cercherà di darci dei segnali.
A questo punto la fotografia di una nonna rimasta vedova in giovane età darà dei chiari segnali di “meglio non soffrire come me, meglio se rimani single o non ti leghi troppo ad un uomo o donna”. Tutto questo può arrivare al punto da stimolare situazioni di contrasto nella coppia semplicemente perché il cervello ricevendo il messaggio dice “preferisco non farti entrare troppo nell’empatia ed in parte nella dipendenza altrimenti rischia troppa sofferenza”.
In pratica il cervello non riesce a distinguere la vita dalla morte, accumula fotogrammi e li considera tutti allo stesso modo.
Sta a te ora scegliere se esporre troppe fotografie nel rispetto massimo dei tuoi avi, amici ecc…
E per quanto riguarda le fotografie tratte da una rivista?
La dinamica è la stessa, con la differenza che l’inconscio invece di riconoscere subito il soggetto, ricerca figure simili nella nostra genealogia, con irrisolti simili.
Anche la disposizione interna della foto è importantissima, immagina solo per un momento un bambino di spalle ad una nonna, nell’inconscio viene tradotta come forma di dipendenza, il bambino si farà carico di dinamiche simili alla nonna adottando soluzioni talvolta identiche.
Gli avi devono stare sempre alle nostre spalle, il nostro inconscio desidera il loro sostegno. Questi sono solo alcuni esempi di come le foto e immagini in genere possano condizionarci. E’ importante quindi fare attenzione ai dipinti che appendiamo alle pareti della nostra casa.
Parlerò del ruolo delle foto anche negli articoli, successivi, per il momento iniziamo a dare un’occhiata alla nostra casa da una “diversa prospettiva” e osserviamo le foto che abbiamo posizionato sulle pareti …
Tratto da “Il ruolo delle foto” di Fabio Netzach