C’è qualcosa in noi che è in grado di influenzare la realtà materiale: l’acqua nel suo cristallizzarsi (Masaru Emoto e la memoria dell’acqua) – le piante (Cleve Backster e la percezione primaria), i meccanismi del rigeneratore di eventi casuali.

Sorge allora spontaneo chiedersi: Se la quantistica è la fisica delle possibilità , come dice Amit Goswami, e se la realtà è una possibilità della coscienza, che cosa possiamo fare per modificarla ?

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Cleve Backster 1924-2013 è stato uno specialista in interrogatori per la Cia, Salì alla ribalta  negli anni ’60 grazie ad alcuni esperimenti eseguiti con un poligrafo dove dimostrò che le piante provano dolore. Formulò la teoria sulla “percezione primaria”.

 

Il nostro programma genetico, tende alla sopravvivenza adeguandosi all’ambiente. La conservazione è la base della sopravvivenza, e l’essere umano coltiva una naturale resistenza a qualsiasi cambiamento dello status quo.

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Percepiamo la realtà in base al nostro sistema di credenze, con la logica conseguenza di “creare” il tipo di realtà in cui crediamo. (foto: Scienze noetiche)

Se prendiamo una rana e la buttiamo nell’acqua appena calda, questa schizzerà fuori con un balzo acrobatico, ma se invece la mettiamo nell’acqua del suo ambiente naturale e scaldiamo l’acqua lentamente, la rana non riuscirà più a saltare fuori, anche se il liquido diviene bollente. Perché avviene ciò ? La ragione è semplice: Il condizionamento graduale dell’ambiente porta all’adattamento. La rana si è adattata alle lenti modifiche dell’acqua che andava riscaldandosi ed ha finito con lo smarrire il riflesso che nell’altra occasione l’aveva portata a cambiare stato.

La metafora della rana è applicabile chiaramente anche all’uomo, ci adattiamo ai nostri modelli, anche se la realtà nella quale siamo immersi non ci piace e sapremmo anche come fare per liberarcene, non facciamo nulla per modificare il nostro stato.

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Certo, ci piacerebbe fare così, vorremmo uscire da questo circolo vizioso. Ma i nostri sono soltanto labili desideri, non è reale volontà di fare. Se invece vogliamo davvero cambiare la nostra realtà dobbiamo prepararti al salto quantico.

Vi chiederete che cos’è ? In un concetto di realtà olistica, sappiamo che molteplici e infinite possibilità di realtà coesistono nello stesso momento, dalle più improbabili alle più possibili , ebbene quello che in meccanica quantistica è definito salto quantico, è il salto che un elettrone compie da un orbitale all’altro rilasciando un quantitativo d’energia, definito per l’appunto il “ quantum “.

uccello che vola

Dal punto di vista della psicologia quantistica significa cambiare stato emozionale, non in funzione di ciò che accade, ma ciò che vogliamo che accada, indipendentemente dalla casualità degli eventi. Significa avere piena consapevolezza sul piano emozionale, in ambito di realtà olistica vuol dire anche compiere un salto da una realtà ad un’altra, cosa che peraltro accade in ogni occasione di eventi improvvisi che cambiano la nostra vita. Se diciamo: “Voglio creare il mio futuro, bisogna dire che lo stiamo creando , non che ci piacerebbe farlo.”

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Si deve vibrare alla frequenza specifica di ciò che desideriamo. Bisogna essere sulla frequenza. Possiamo manifestare soltanto ciò che ha la stessa frequenza specifica nella nostra mente. Siamo noi “il creatore”della nostra realtà”. Sapremo che è vero quando la nostra vita sarà in accordo con le nuove creazioni . Non possiamo cambiare il sapore del vino mettendo un vino nuovo in una botte vecchia, avrà sempre il sapore della botte vecchia. Dobbiamo mettere il vino nuovo in una botte nuova. Dobbiamo creare le nostre realtà dalla nostra mente nuova.

Alberto Lori