Esistono due tipi di anziani, io li definisco scrigni pieni e scrigni vuoti.
I primi, possiamo paragonarli a degli scrigni pieni di preziosi, e se abbiamo la fortuna di incontrarli, saremo investiti da una grande ricchezza. Puoi riconoscerli al volo, costoro infatti hanno la saggezza derivante dall’esperienza e l’umiltà di riconoscersi nei giovani senza mai sentirsi migliori o peggiori.
Raccontano le loro storie, i loro dolori, le loro sconfitte e le loro vittorie, senza mai paragonare se stessi ad un giovane che oggi vive un’altra vita e in un mondo diverso.
Ascoltano volentieri le storie delle nuove generazioni, li sostengono e li aiutano, poiché ricordano di “essere stati giovani anche loro” e lo sono ancora. Sono in realtà dei giovani che indossano un “costume” differente.
Se avrai la fortuna di incontrare uno di questi “scrigni preziosi” fermati e ascoltalo… non lasciarti scappare questa opportunità.
Ci sono poi “gli scrigni vuoti”, sono quelle persone che hanno dimenticato, o forse non sono mai stati giovani. Sono quelli che detestano la gioventù, e lo dimostrano. In realtà, detestano la loro stessa gioventù e ciò che non sono mai stati.
Sono scrigni che difficilmente si riescono ad aprire, poiché dentro non c’è nulla, solo tanto dolore per una vita non vissuta.
Non provare ad aprirli, ti faresti solo male, puoi solo provare profonda compassione per loro, un gesto d’amore per quella persona che oggi ti mostra ciò che potresti diventare un giorno.
Due immagini, uno scrigno pieno di pietre preziose ed uno scrigno vuoto, due immagini che parlano anche di te e che ti raccontano del tuo futuro Due strade portano a diventare un giorno degli scrigni, uno vuoto e l’altro pieno…
Tu quale strada prenderai?
Rossella Tirimacco
Bellissimo e vero questo articolo. Spero di diventare uno scrigno pieno
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Vediamo ciò che è già dentro di noi. Se vedi e speri di diventare uno scrigno pieno di tesori, dentro di te lo sei già. Il tesoro è dentro di te.
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