Appunti di viaggio, è una rubrica che dedico ad una delle mie passioni “le escursioni e i viaggi”. Il cammino, la Natura, l’esplorazione sono attività che mi permettono di affinare i miei sensi, mi aiutano a “vedere” e a “sentire” cose che normalmente ci passano davanti gli occhi e a cui non facciamo caso. È un modo differente di concepire il cammino e le escursioni, una modalità il cui approccio non è l’arrivo, ma il cammino stesso. Camminare per recuperare il contatto con la Sorgente, è uno dei metodi che utilizzo nel mio lavoro di counselor e che consiglio sempre ai miei clienti.

Camminare in mezzo alla natura tra alberi, fiori, fiumi, montagne è innegabile che porti un gran beneficio al nostro equilibrio psicofisico. Io stessa consiglio ai miei clienti di camminare o comunque di passare del tempo a contatto con la natura, e non solo per la mera attività sportiva quotidiana, dove spesso la passeggiata si riduce ad un “dovere” per mantenersi in forma.
Stare a contatto con la natura, significa “esserci”, ristabilire quel “contatto” tra noi e la “sorgente di vita” che si manifesta in tutte le sue forme e colori.
Quando siamo presenti, quando siamo nel qui e ora, tutti i nostri sensi si affinano e riusciamo a percepire cose che solitamente non vediamo. Tale stato di presenza, in genere raggiungibile con la meditazione, è altrettanto raggiungibile quando si è immersi nella natura e restiamo in “ascolto” delle sue infinite manifestazioni.
Per questo non serve andare veloci, al contrario è bene “rallentare” iniziando a poco a poco ad osservare il mondo che ti circonda.
Dopo un po’, i tuoi sensi si acuiranno sempre di più e potrai ascoltare magari l’uccelletto che cinguetta in lontananza, il cuculo che gli fa eco, le cicale che suonano il loro concerto, le rane che gracidano nei pressi del fiume, e con un po’ di allenamento riuscirai a sentire persino gli insetti.
Anche la vista ti sorprenderà e ti porterà a fare attenzione a tanti particolari che in situazioni differenti non noteresti.
Se poi vuoi metterti ancor di più alla prova, permettendo al tuo cervello di acquisire nuove informazioni, prova a toccare un albero chiudi gli occhi e prova a “sentire”.
Resta semplicemente in ascolto, così, senza giudizio. Magari ti si presenteranno delle immagini, osservale senza aggiungere o togliere mettendoci del tuo, ogni cosa va bene così com’è.
Prova a fare lo stesso toccando delle foglie, dei fiori… tocca ogni cosa che attiri la tua attenzione, permetti al tuo tatto di “sentire”.

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La Natura racconta molte storie se sei pronto a restare in ascolto…

Fa lo stesso con gli odori, avvicinati ai fiori, all’erba, alle foglie, lascia che il tuo olfatto si ricolleghi alla sorgente.
Anche il gusto può trarre beneficio da una camminata nella natura, e sia che porti con te un panino, sia che trovi delle bacche lungo la strada, noterai sapori diversi, e magari anche il cibo di casa avrà un sapore più buono.
Fai dei gran respiri e apri le braccia come se dovessi ricevere un regalo così grande da non riuscire contenerlo con entrambe le braccia. Apriti alla vita e lascia che la Natura prenda ciò che ti fa star male o che comunque non ti piace. Apri le braccia e permetti al “nuovo” di arrivare in te.
Camminare in mezzo alla natura è quindi un mezzo sia per riequilibrarci fisicamente e psicologicamente, ma anche per tornare in contatto con la nostra essenza e recuperare quella capacità di restare in presenza attraverso l’attività sensoriale.

Rossella Tirimacco