“L’essenza dell’ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma il futuro lo rivendica a sé.”

Dietrich Bonhoeffer


Essere ottimista non vuol dire non “vedere” la realtà, o far finta di nulla di fronte ad un mondo che cade a pezzi. L’ottimismo è una capacità che si può acquisire e che ci permette di entrare in uno stato d’animo favorevole verso la situazione che si deve affrontare. Una capacità molto utile in un momento come quello che stiamo vivendo.
Una capacità che potrebbe permetterci di puntare sulla soluzione dei problemi.
Una capacità d’aiuto per il nostro benessere psicofisico.
Una capacità che potrebbe allargare i nostri orizzonti.
Una capacità che potrebbe metterci in contatto con la nostra parte creativa.
Una capacità in grado di alleggerire i carichi da stress.
Purtroppo in molti preferiscono il contrario dell’ottimismo, che è il pessimismo.
Il pessimismo chiude i nostri orizzonti, ci fa star male fisicamente ed emotivamente, non è risolutivo, e soprattutto fa emergere la nostra distruttività nei confronti della creatività e bellezza.
E noi possiamo scegliere dove collocarci.
Possiamo scegliere se osservare le difficoltà con ottimismo, consapevoli che il fallimento sarà comunque una lezione appresa, oppure possiamo scegliere se collocarci sull’onda del pessimismo, con l’unico risultato possibile: stare male.
É una questione di scelte.
E il padrone di quelle scelte sei tu.
Sei tu che insieme ad altri stai creando il mondo.
Un mondo che non piace a nessuno.
Eppure è perfetto così com’è.
E sai perché?
Perché tutta questa bruttura ci porta a cercare la bellezza.
E noi tutti possiamo crearla.
Possiamo tutto, anche se non ce ne accorgiamo.
Il mondo è una nostra creazione.
E inizia dai nostri pensieri.

Rossella Tirimacco