Il tema dedicato all’ambiente non è una cosa nuova, da anni se ne parla in tutte le salse, e milioni di individui da più parti del mondo hanno portato avanti battaglie spesso passate inosservate. Persino quando si parla di “scie chimiche” (leggi l’articolo sui cambiamenti climatici) capita di essere trattati da “complottisti” e il tema ambientale passa in secondo piano… anzi viene “dimenticato”. Ma non è questo il punto, mi riferisco invece a Greta Thunberg e alla “sua capacità” di far scendere nelle piazze milioni di manifestanti. Io non so se una ragazzina da sola è riuscita davvero a fare la differenza parlando di cose note e risapute a livello planetario, o se dietro Greta si nascondono invece tanti burattinai alla regia, non lo so e per il momento non è questa la questione. Ciò che invece mi è saltata agli occhi è l’ignoranza sul tema “clima” da parte dei manifestanti intervistati… e qui mi è venuto da piangere. È triste realizzare che alla fine abbiamo consegnato nelle mani delle élite dominanti miliardi di schiavi, le generazioni future che abbiamo “plasmato” come degli automi, giovani a cui abbiamo tolto la capacità di pensare e di ragionare, al punto che è bastata una ragazzina portata in alto dal sistema mediatico che in milioni si sono riversati nelle piazze, senza sapere né il perché né il percome. Se da una parte è vero che nelle Tv ci mettono sotto gli occhi solo ciò che fa comodo, e il resto viene “volutamente” tralasciato, mi riesce comunque difficile credere che i tanti giovani di oggi si siano di colpo trasformati in paladini del clima e dell’inquinamento atmosferico, visto che il modello di vita che “tutti” noi conduciamo è decisamente “poco ecologico” e molto “consumistico”. E’ sufficiente quindi scendere nelle piazze e continuare però ad inquinare il pianeta con bottiglie, lattine, carburanti, spray, detersivi ecc.? Non credo.
Manifestare è una gran bella cosa, ma solo se dietro la protesta c’è la coerenza di un popolo “ecologico”, o comunque se c’è una presa di coscienza su quanto sta avvenendo, diversamente è solo fumo… fumo che copre o che sposta l’attenzione da “cose” che non devono essere viste. Le manifestazioni sul clima che si sono tenute oggi in diverse piazze del mondo, serviranno ad un’inversione di tendenza partendo magari dalle piccole cose che ogni individuo può fare? Davvero da domani saremo più ecologisti e meno consumisti? Questa manifestazione è solo l’inizio di un cambiamento o è appunto “fumo negli occhi”? E se si, a chi è servito tutto questo… cui prodest?
Rossella Tirimacco
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