Tutti abbiamo paura di cambiare. Una delle ragioni principali della resistenza a
comprendere, è la paura del cambiamento: se veramente mi permetto di capire un’altra
persona, posso essere cambiato da quanto comprendo. La valutazione degli altri non
mi serve da guida.
Carl R. Rogers
Comprendere, quante volte abbiamo usato questa parola? Quante volte ci è stata ripetuta, magari dopo un nostro momento di sfogo da parte di un nostro amico? E soprattutto quante volte siamo stati noi a “comprendere” gli altri?
<<Ti comprendo benissimo>> una frase buttata li e detta tanto per dire, o peggio usata quasi come una forma di commiserazione.
C’è stato un momento della mia vita in cui non mi sentivo compresa, accade soprattutto quando si è molto giovani. Allora vedevo l’indifferenza degli altri dietro i miei sfoghi e nonostante le belle parole, dietro la mera facciata ne percepivo il giudizio secondo il loro punto di vista.
Passano gli anni e si cresce, e tutto muta… cambiano le nostre idee, le nostre credenze, i nostri modelli, le nostre amicizie, i nostri gusti… e con essi, anche il nostro modo di percepire la “realtà” cambia.
A volte i cambiamenti avvengono spontaneamente, in un battito ci ritroviamo trasformati senza sapere come ciò sia accaduto, altre volte accade perché lo vogliamo, poiché sentiamo dentro di noi che ci sono esperienze da fare e che potrebbero aiutarci ad evolvere.
Non importa come ciò avvenga, ciò che conta è che il processo di cambiamento richiede un requisito fondamentale “comprensione”. Comprendere, significa saper “prendere” l’altro dentro di sé, osservare il suo mondo, secondo il suo punto di vista, cogliere i suoi stati d’animo o semplicemente “empatizzare”.
Certo, appare semplice a parole… ma a fatti, non sempre è così. Spesso quella che chiamiamo comprensione non è che un’analisi dei fatti che l’altro ci racconta e che la mente elabora, sezionando e giudicando.
La comprensione richiede innanzitutto quell’intelligenza emotiva chiamata “empatia”, la totale apertura di cuore e soprattutto l’assenza di giudizio secondo uno schema stabilito.
Comprendere, significa cogliere cose che normalmente potrebbero sfuggirmi, poiché riesco a vedere molto più di ciò che credo, e ciò significa anche poter “cambiare”.
Attraverso l’altro, attraverso il suo punto di vista, attraverso i suoi occhi, posso cambiare anch’io… posso cambiare il mio mondo e le mie prospettive. Il cambiamento però fa paura, poiché significa inoltrarsi in un sentiero che non conosciamo, e non sempre si è pronti a percorrere le strade dell’ignoto….
Rossella Tirimacco