Sigmund Freud ha detto, da qualche parte, che l’uomo nasce nevrotico. Questa è solo una mezza verità. L’uomo non nasce nevrotico, ma viene al mondo all’interno di un’umanità nevrotica e la società che ci circonda conduce tutti, prima o poi, alla nevrosi. L’uomo nasce naturale, autentico, normale, ma quando il neonato diventa parte della società la nevrosi comincia a manifestarsi.

Osho Rajneesh- I segreti del Tantra

Una sacra verità, quanto espresso in questa frase di Osho: “l’uomo nasce sano e normale, e lentamente diventa nevrotico. Ci basta osservare il mondo esterno, quale specchio del nostro mondo interno,  e si realizza quanta nevrosi se ne vada a spasso “allegramente” nell’etere.
I social, ad esempio, sono  il chiaro specchio di tutta una serie di patologie derivanti da problemi e conflitti interiori di cui l’umanità soffre. Basta restare ad osservare.
Aforismi, citazioni, immagini, foto personali e non, linciaggi contro il “nemico designato”, tristezza compulsiva, allegria forzata, paure irrazionali sul domani, malattie immaginarie, isteria, mancanza di autostima, narcisismo ecc. sono le innumerevoli facce di richieste d’aiuto, a volte esplicite, a volte implicite persino al soggetto stesso.

nevrosi

Non sempre una richiesta d’aiuto è rivolta al mondo esterno, che altri non è che una proiezione, quanto al proprio mondo interiore, l’unico in grado di poter risolvere i propri drammi, piccoli o grandi che siano.
Ciò fa pensare all’immagine di Narciso (il personaggio mitologico molto usato in psicologia e psichiatria) il quale muore dopo aver conosciuto “se stesso” specchiandosi in una pozza d’acqua.

Caravaggio-Narciso-
Caravaggio- Narciso

Il vero dramma è proprio questo, osservarci e far cadere le maschere sarebbe come morire, e ciò il nostro Ego non ce lo permette, in quanto egli vive soprattutto grazie alle nostre nevrosi e a ciò che “crediamo” di essere.
Eppure arriva prima o poi per tutti il momento di “incontrarsi allo specchio”, solo allora l’Anima sarà veramente libera e senza più limiti, sino ad allora si è condannati alla nevrosi… e come  cantava Adriano Celentano in “Un albero di trenta piani”

La nevrosi è di moda

chi non l’ha, ripudiato sarà

Rossella Tirimacco