Fa caldo, di colpo sembra riesplosa l’estate. L’aria settembrina di questi giorni è incredibilmente piacevole. I fatti degli ultimi giorni, sull’emergenza clima, sono ormai un ricordo. Greta, è riuscita in un’impresa che sembrava impossibile: rimettere in discussione il buon senso che avrebbe voluto un pianeta “sano”,  a favore di un’economia planetaria folle e malsana. Alzo gli occhi cielo e vedo un aereo che irrora il territorio senza che la gran parte della popolazione realizzi ciò che succede sopra le loro teste. Osservo bene, anche senza lo zoom della fotocamera, si vede a occhio nudo che si tratta di un aereo tutto bianco.

Irrora.
Però non c’è nessuna emergenza clima.
Mi chiedo allora perché continuino ad irrorare.
Mi chiedo perché continuino a nascondere certi esperimenti, sebbene ci siano pacchi di documenti ufficiali e che sono alla portata di tutti ( di chi vuol informarsi).
Nessun emergenza clima
Greta racconta balle.
Ma la verità è nel mezzo, e per vederla occorre aprire occhi e mente.
Troppa fatica.

 

Alzo gli occhi al cielo…

Quello del clima è un discorso serio, impossibile da liquidare in poche parole o in un articolo, possiamo però dire che effettivamente, la Terra ha avuto da sempre le sue fasi e i suoi periodi di glaciazione e desertificazione.
Ergo: a prescindere dall’uomo, il clima sta cambiando per conto suo.
Il fattore umano, sta però accelerando il processo.
A dimostrazione di ciò basta leggere i documenti riportati durante il seminario mondiale sul clima che si svolse a Erice nel ’97 sulle emergenze planetarie dal titolo esplicito: “Effetto serra e glaciazioni. Prospettive per un meccanismo di regolazione dei cambiamenti globali su basi fisiche”.
Il cambiamento climatico, che ci piaccia o no, è un fattore che si ripercuote sull’economia stessa, per questo, già da allora gli scienziati erano all’opera per mettere a punto o comunque trovare soluzioni ad un’ipotetica emergenza clima.

Edward Teller, meglio noto come dott. Stranamore, e padre della bomba H, insieme ad dott. Lowell Wood, furono i firmatari del progetto presentato ad Erice durante il seminario. Tale progetto, proponeva una serie di sperimentazioni sui cieli, in particolare degli scatterers per poter modulare a piacere il clima senza dover ridurre le emissioni di gas serra.

teller
Edward Teller

Circa le emissioni di gas serra Teller affermava:“Attualmente il biossido di carbonio nell’atmosfera è aumentato del 2% rispetto al normale. Entro il 1970, sarà forse il 4%, nel 1980, l’8% nel 1990, il 16% (circa 360 parti per milione, secondo la contabilità di Teller), se continueremo con il nostro aumento esponenziale nell’uso del puro convenzionale combustibili. A quel punto, ci sarà un serio impedimento aggiuntivo per la radiazione che lascia la terra. Il nostro pianeta diventerà un po’ più caldo. È difficile dire se sarà 2 gradi Fahrenheit o solo uno o 5.
Ma quando la temperatura aumenta di alcuni gradi su tutto il globo, c’è la possibilità che le calotte polari inizieranno a sciogliersi e il livello degli oceani inizierà ad aumentare. Beh, non so se copriranno l’Empire State Building o no, ma chiunque può calcolarlo guardando la mappa e notando che le calotte di ghiaccio sulla Groenlandia e sull’Antartide hanno forse uno spessore di cinquemila piedi.

Ergo: Non sappiamo come e quando, e soprattutto cosa potrebbe accadere. Ma tanto vale iniziare a pensare a certi scenari. Soprattutto se non si vogliono ridurre le emissioni di gas serra.

Si decise così di provare una serie di simulazioni di scenari futuri nei cieli italiani. L’Italia infatti, firmò l’accordo con gli Usa nel 2003.
Ma torniamo a Greta.
Qualche anno fa, una ragazzina svedese iniziò una strana protesta per l’emergenza clima. Personalmente non so chi o cosa ci sia dietro la ragazza, ma credo nella sua buona fede nei riguardi di un tema molto delicato, o almeno durante la fase iniziale.
La cosa venne messa in risalto e i media si concentrarono sulla protagonista che, intanto stava creando un fenomeno di massa, arrivando così a parlare con i grandi della terra.
Ora, se vuoi far fallire un’ideologia nascente, che potrebbe pensare di cambiare il sistema economico, magari tornando ad un rapporto sano con la natura stessa, occorre portare l’attenzione non sul messaggio, ma sul messaggero.
Greta infatti, è stata accolta con tanto di onore, proprio dagli stessi che tengono in pugno il pianeta. Il tutto faceva scena, oro per il sistema mediatico che si ciba di certe notizie.
Il messaggio è passato in secondo piano.

Dopo un po’ la storia inizia a non convincere più, soprattutto dopo l’ultima apparizione della ragazzina all’Onu, quando inizia a puntare il dito contro alcuni stati.
Il gioco si ferma qui. La messaggera ora va vista come un’ imbrogliona sfruttata e manipolata dallo stesso sistema che dice di voler combattere.

In parte è vero, in parte no.

Il problema del clima e dell’inquinamento sono reali, ma affinché la coscienza collettiva continui a “dormire” ti mostro un messaggero falso, non credibile.

Ciliegina sulla torta: 500 scienziati scrivono una lettera all’Onu in cui affermano che non c’è nessun emergenza clima. Dal clima e l’inquinamento, il problema è diventato “Greta”.

Tutti ad accanirsi contro Greta.

Il gioco è fatto. Greta ha funzionato. Del resto, è stato un piano ben congegnato.

Forse non c’è nessun emergenza imminente, ma è un fatto che stiamo rendendo il pianeta “velenoso” per noi stessi e per l’intero sistema. L’effetto “Greta” poteva essere un momento per approfondire le nostre conoscenze e…forse per cambiare il nostro rapporto con la natura stessa (e quindi con l’economia). Bufala o no, la coscienza critica è andata a farsi benedire.

Il messaggio che è passato è : Nessun emergenza clima, si può continuare a fare ciò che abbiamo fatto finora, insozzando e distruggendo quella stessa terra che ci permette di vivere.
Risultato: i grandi capitali, le grandi lobby, hanno vinto di nuovo.
Le scie chimiche?
Chissà… roba da complottisti, in fondo, non c’è nessun emergenza clima. L’importante è continuare a consumare, senza farsi troppe domande.

 

Rossella Tirimacco